Nuovo papa 2013: Gianfranco Ravasi
La data del conclave non è ancora stata decisa, ma intanto si moltiplicano le indiscrezioni sui possibili candidati al soglio pontificio. Tra i nuovi papabili si inserisce il cardinale Gianfranco Ravasi, originario di Lecco, classe 1942.
Ordinato sacerdote dell’arcidiocesi di Milano nel 1966, si trasferisce a Roma per completare i suoi studi prima nella Pontificia Università Gregoriana, successivamente al Pontificio Istituto Biblico. Ritornato a Milano, insegna per alcuni anni nella Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, per poi essere nominato prefetto della prestigiosa Biblioteca-Pinacoteca Ambrosiana, fondata nel 1607 dal cardinale Federico Borromeo.
Gli interessi di Ravasi si concentrano sugli studi biblici. Numerose sono le sue pubblicazioni, che ammontano a circa centocinquanta volumi. Una vasta produzione letteraria apprezzata per chiarezza e finezza poetica.
Tra le opere di maggior successo si possono ricordare: ‘Breve storia dell’anima’ (2003), ‘Le porte del peccato’ (2007), ‘Questioni di fede’ (2010). Ha curato la nuova edizione in più volumi della Bibbia della rivista ‘Famiglia Cristiana‘. Collabora regolarmente con testate giornalistiche e televisive, scrivendo per il quotidiano vaticano ‘L’Osservatore Romano‘ e conducendo, su rete nazionale, la rubrica domenicale ‘Frontiere dello Spirito‘.
Una vita spesa per la ricerca e diffusione del sapere, premiata nel 2007 da Benedetto XVI con la nomina a Presidente del dicastero della Cultura e delle Comissioni per i Beni Culturali della Chiesa e dell’Archeologia Sacra. Ulteriori riconoscimenti gli sono stati attribuiti dall’Università di Urbino, che gli ha conferito la laurea honoris causa specialistica in antropologia ed epistemologia delle religioni, mentre l’Accademia delle Belle arti di Brera lo ha inserito tra i suoi soci onorari e insignito del diploma honoris causa in comunicazione e didattica dell’arte.
Ravasi con il suo lavoro ha realizzato significativi momenti di dialogo culturale, raccogliendo intorno a se scienziati, artisti, filosofi e uomini di cultura non credenti, tuttavia desiderosi di confrontarsi senza pregiudizi con il mondo cattolico. Prestigio culturale e apertura verso il mondo laico, queste le carte vincenti che fanno del Cardinale un valido avversario per tutti gli altri candidati.
di Diana Romersi