La singolar tenzone tra “Romafaschifo” e Zerocalcare

C’era un tempo in cui le battaglie si combattevano a suon di cannonate. C’era un tempo in cui dopo la battaglia si faceva il conto dei morti e dei feriti. Di contro ci sono battaglie che si combattono con armi diverse, armi fisicamente innocue ma che ti colpiscono lo stesso, battaglie dove non muore nessuno. Sono le guerre moderne, quelle che si combattono a colpi di post, hasthag e video, quelle in cui gli eserciti non si schierano in campo aperto ma si nascondono dietro un computer aspettando la mossa del nemico con il mouse tra le mani. Ne è un esempio il botta e risposta di questi giorni tra Michele Rech, in arte Zerocalcare, e il blog Romafaschifo di Massimiliano Tonelli.

Romafaschifo è un blog pubblico che ha fatto la sua comparsa per la prima volta nel 2008. Raccoglie indignazioni, denunce e segnalazioni dei cittadini romani, pone l’attenzione sui problemi della città che spesso e volentieri vengono volutamente ignorati dalla politica. Insomma, un blog di tutto rispetto. Zerocalcare invece, è un fumettista tra i più affermati nel panorama italiano, con oltre 40mila copie vendute dei suoi racconti a disegni e numerosi palmarès. Due mondi apparentemente lontani che non hanno proprio nulla in comune. O forse sì.

Galeotta la manifestazione di sabato 28 Febbraio di Matteo Salvini a piazza del Popolo. In segno di protesta per la novella “marcia su Roma” del giovane leader del Carroccio, il fumettista ha aderito alla contro-manifestazione di piazza Vittorio, #maiconsalvini, che lo vedrà insieme ad altri personaggi noti, fra cui Elio Germano, oltre ai centri sociali, le associazioni Lgbt, i circoli Anpi e anche i sindacati di base. Così, a proposito della sua partecipazione al contro corteo, ha rilasciato un’intervista-video su youtube, nella quale dice: “A Roma c’abbiamo un sacco di robe che negli anni ci siamo portati dietro da Mafia Capitale ai palazzinari fino a Romafaschifo. Ma c’era una cosa che quando guardavo gli amichetti miei al Nord per una volta ero contento di essere romano, noi non c’avevamo la Lega che adesso ci dobbiamo accollare pure Salvini a Roma, mi sembra troppo”.

Tonelli, il blogger, ci resta piuttosto male: annoverato addirittura tra i mali della capitale! Ma non sarà un tantino troppo eccessivo? E ovviamente si sente in dovere di replicare: “Ma non è che questo signore ci sta dando troppa importanza? Addirittura siamo noi di Romafaschifo tra i tre pilastri che rappresentano il fallimento di questa città. Che responsabilità. Zerocalcare parla come un sedicenne, cresciuto all’estero, scuole private altolocatissime (secondo Wikipedia), un’eccellente carriera di disegnatore per poi finire a recitare la parte, a 31 anni, del liceale ribelle coi soldi di papà”. Insomma, dopo la dichiarazione di guerra ci vuole poco a passare all’azione diretta.

Ma il fumettista, probabilmente poco avvezzo ad impugnare le armi, tenta una tregua, seppur armata, dicendo che se da una parte il sito cerca di fare qualcosa di buono per la città invitando le persone a non buttare le carte per terra o a non parcheggiare in seconda fila, dall’altra fomenterebbe l’odio e la discriminazione nei confronti della povera gente e dei clochard, ignorando che “senso civico” e “solidarietà” sono spesso due concetti che vanno a braccetto. Ma il risultato non è quello sperato, in quanto Romafaschifo si concede l’ultima parola, e ribatte: “Qualcuno che conosce questo avanzo delle alte scuole private della città, gli chieda di produrre un solo link, articolo o tweet in cui esprimiamo livore verso chi vive in strada. Passare il proprio tempo a segnalare alle autorità cosa non va in città non è il massimo della vita, ma è sempre meglio di campare nell’omertà mafiosa che tanto piace a lorsignori”.

Lo scontro è ormai aperto, il web ovviamente si è diviso: c’è chi parteggia per il disegnatore e chi per il blogger. E si sospetta che la polemica continui in attesa della manifestazione, e si protragga anche oltre. Tuttavia c’è un piccolo particolare, che di certo non è passato inosservato ai più, che merita di essere precisato. Zerocalcare, ingenuamente ed involontariamente, dichiarando guerra a Romafaschifo, ha fatto conoscere il sito anche fuori dai confini romani, aumentandone così la popolarità. Ed il blog, che non è stupido, ha preso la palla al balzo per attaccare il famoso fumettista, consapevole che la cosa non sarebbe sfuggita alla stampa. Un errore grossolano ed imperdonabile che ha praticamente messo in tasca la vittoria al nemico. “Purchè se ne parli” diceva Oscar Wilde. Ed aveva ragione.

Twitter: Claudia78P

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