I tetti alle assunzioni dei Comuni con principi di cassa

La sezione Autonomie della Corte dei Conti ha fissato i parametri sull’interpretazione dei limiti alle uscite per stipendi nei Comuni, nell’ambito di una serie di delibere diffuse negli ultimi giorni sui temi caldi della finanza locale.

Questo il principio generale: “I tetti di spesa di personale negli enti locali vanno conteggiati sulla spesa effettivamente sostenuta nel 2011/2013, senza possibilità di includere «figurativamente» nella base di calcolo somme previste ma non erogate in tempo per problemi di cassa

Con la delibera 25/2014, emanata in ambito di “personale”, si stabilisce il parametro di cassa nei calcoli sul rispetto dei tetti di spesa, applicando al riguardo il principio della competenza finanziaria.

La Corte, in merito alla richiesta avanzata dalla regione Piemonte circa la possibilità per un ente di inserire nella base di calcolo 2011/2013 anche importi previsti ma non erogati in tempo, ha negato la possibilità di un’interpretazione flessibile, imponendo di tenere in considerazione solo la spesa effettiva, evitando di alzare la base di calcolo.

La sezione Autonomie nega anche (nella delibera 21/2014) la possibilità di escludere dai vincoli le assunzioni finanziate con fondi nazionali limitatamente ai finanziamenti Ue, e non può essere estesa “analogicamente” anche se questo comporta il rischio di perdere i fondi nazionali.

La sezione Autonomie si è occupata anche delle indennità dei sindaci (delibera 24/2014, pubblicata ieri), spiegando che se un aumento nel numero di abitanti fa passare il Comune nella classe demografica superiore, l’assegno al sindaco può crescere di conseguenza.

Un’altra delibera (la 23/2014) affronta invece il tema dei limiti alle anticipazioni di tesoreria, che in base all’articolo 222 del Tuel non possono superare i tre dodicesimi delle entrate correnti accertate nel rendiconto del penultimo anno: il limite, spiega la Corte, è «dinamico», per cui la restituzione delle anticipazioni precedenti apre nei conti degli enti locali spazio per nuove iniezioni di liquidità.