Impresa Real, Ferguson furioso con l’arbitro
Discesa agli inferi e ritorno. Il Real Madrid va sotto di un gol all’Old Trafford e poi ribalta il risultato, acciuffando così i quarti di finale. Merito di un impeccabile Diego Lopez (sulla carta il sostituto di Casillas) e di Luka Modric, una specie di Pirlo croato autore del momentaneo 1-1. Una scarica elettrica per i madridisti.
Ma a cambiare il volto del match non sono state le giocate dei singoli di Mourinho né le tattiche di Ferguson. Bensì l’espulsione di Nani al 55’, davvero eccessiva, se non altro perché il calcio del portoghese ad Arbeloa non sembrava intenzionale. Fatto sta che l’inferiorità numerica ha messo al tappeto gli inglesi. E ha permesso a Mourinho di coronare con un’impresa i dieci giorni più belli della sua esperienza a Madrid (le due vittorie sul Barcellona).
L’arbitro fischia il via e la sfida riprende da dove l’avevamo lasciata, coi ritmi infernali di Madrid e col Real alla ricerca del gol. In mezzo alla bolgia dell’Old Trafford, però, l’undici di Mou non riesce ad imporre gioco, anche perché Ferguson è uno che di certe partite se ne intende. Via Rooney e dentro Cleverley, ché è meglio non accorciare troppo la coperta. Così il Manchester sfrutta le ripartenze, anche meglio di quanto fatto al Bernabeu. Ma per il gol bisogna aspettare la ripresa. Intanto il buon Welbeck fa in tempo a divorarne due enormi: uno calciando inspiegabilmente su Lopez dopo che Vidic aveva stampato sul palo un corner di Van Persie. Il secondo non sfruttando una respinta centrale del portiere del Real al termine dell’ennesimo contropiede fulminante.
Ce ne sarebbe anche un terzo, ma stavolta l’errore dell’ala dei red devils anziché esaltare il portiere del blancos manda fuori tempo Ramos, che appoggia sciaguratamente nella porta sbagliata. È 1-0, potrebbe essere il colpo del ko per il Real. Potrebbe, perché 5′ dopo l’arbitro Cakir ravvisa cattiveria in uno scontro tra Nani e Arbeloa: la partita del portoghese finisce qui, il Manchester resta in 10. Per Mourinho è come se fosse tutto già scritto, entra Modric. In 15′ il croato segna e poi fa segnare Ronaldo. All’inferno cala il gelo. Il resto del match non è per cardiopatici: Diego Lopez compie almeno tre miracoli, il Real prende due pali, Rooney spara alto a due passi dalla porta. Al triplice fischio Mou abbraccia Ferguson, come a dire: sarebbe stato bello giocarsela 11 contro 11.