Il “Magico mondo di Berlusconi” in panne da Fitto al Ruby-ter

Il Ruby Gate ce lo ricordiamo: le olgettine, la telefonata de la “nipote di Mubarak”, le cene eleganti, l’accusa di prostituzione minorile e di concussione ma poi il lieto fine, l’assoluzione di Berlusconi per quel cavillo della legge Severino intervenuto ad indorare l’amara pastiglia. Il Ruby Gate ce lo ricordiamo, il Ruby ter lo riscopriamo oggi. Questa volta la fattispecie di reato è meno pulp.

Niente sesso&potere, nessun canovaccio orgiastico; stavolta l’accusa che penzola al collo dell’ex premier Silvio Berlusconi è quella di corruzione in atti giudiziari. Pare che Silvio si sia lasciato scivolare troppo la mano sul portafoglio: soldi, case, regali e assegni  sospetti che l’ex Cavaliere avrebbe elargito alle “sue” ragazze con lo scopo di ingraziarsene generosamente testimonianza. Nell’occhio del ciclone il mezzo milione in omaggio a Nicole Minetti, l’igienista dentale della corte dei potenti. L’inchiesta si sarebbe arricchita anche di altre scoperte cruciali. Perquisite alcune delle case delle 21 olgettine. Da Marystell Polanco (la suora sexy ndr) all’amica Aris Spinosa sino alla testimonianza della stessa Ruby la quale, pare, avrebbe chiamato direttamente Ilda Bocassini per collaborare. Un’inversione di rotta e di vendetta che sta sfuggendo dalle mani di Berlusconi e che se confermata in giudizio porterebbe il leader azzurro dritto dritto fuori dai giochi politici e dal suo partito. Partito anch’esso in subbuglio. Dopo il commissariamento dell’ala pugliese degli azzurri, i vertici regionali e provinciali di Forza Italia al tacco dello Stivale si sono dimessi, un atto di ribellione, si legge nella nota: “Al fianco di Raffaele Fitto, per una reale ricostruzione del Partito e del Paese”. Gli attriti tra Fitto e Berlusconi non sono certo una novità, l’uno aspettava di silurare l’altro e alla fine non si è ancora ben capito chi abbia portato a casa la partita. Certo è che l’elezione del Presidente della Repubblica e la sconfitta politica degli azzurri su Mattarella hanno contribuito a tendere la corda e certamente hanno accelerato i tempi del divorzio.

A volerla guardare a tutto tondo ad Arcore non v’è certo profumo di rose. Dal Ruby ter allo sgretolamento del partito sino all’altro sgretolamento quello del Patto del Nazareno. L’Italicum di Renzi si sa non agevola Forza Italia e il Premier preme per un’accelerazione dei tempi per la sua approvazione ma se Matteo stressa gli umori in Forza Italia non lo fa di certo a caso. Serpeggia l’ipotesi che il Presidente del Consiglio stia agitando le acque sul fronte Mediaset premium, la minaccia per Berlusconi sarebbe quello di un provvedimento che osti la vendita dall’ azienda a Rupert Murdoch laddove il Governo intervenisse per solleticare la transazione ponendo un veto sul monopolio delle tv a pagamento. Situazione di stallo anche allo stadio, neanche il calcio dà più le sue grandi soddisfazioni laddove sarebbero in odor di vendita il 20/30% delle azioni del Milan. L’appuntamento, però, con il “Magico mondo di Silvio” è il 9 marzo quando i servizi sociali a Cesano Boscone giungeranno al termine e il Caimano cambierà di nuovo pelle.

Berlusconi 1