Roma violenta. Il sindaco chiede interventi

Il questore di Roma Fulvio Della Rocca ha disposto, sotto richiesta del sindaco Alemanno, l’intensificazione immediata dei servizi di controllo. Provvedimento più che mai necessario alla luce degli ultimi fatti che hanno insanguinato le strade romane.

Duecento uomini sono in arrivo a Roma per il volere del Ministero dell’Interno. Avranno una funzione di monitoraggio e prevenzione, 24 ore su 24, nelle zone della città ritenute a rischio. Arrivata la risposa all’appello del sindaco Alemanno che, preoccupato <<rispetto al rischio di una recrudescenza di episodi criminali dopo un periodo di relativa tranquillità in città>>, si è rivolto al questore in seguito agli ultimi gravi atti di violenza. L’intervento delle istituzioni arriva dopo uno dei giorni più bollenti nella capitale degli ultimi mesi.
Uno scenario da far west moderno in via Gerolamo Cocconi, tra via Prenestina e via Palmiro Togliatti. Una smart, con due giovani di ventitré anni a bordo, è stata raggiunta intono alle 17 da una raffica di colpi d’arma da fuoco. Ricoverate le due vittime e ricercati i responsabili. Secondo le prime testimonianze gli aggressori avrebbero cominciato a sparare da un’auto, affiancatasi a quella delle vittime. Inoltre si sta verificando, secondo fonti ansa, se all’agguato abbiano preso parte anche alcuni scooter. Una difficile caccia all’uomo per i Carabinieri della Compagnia Casilina, incaricati di far luce sull’episodio.
In mattinata in un altro trafficato angolo di Roma, un furgone portavalori è stato assalito. Trasportava centomila euro. Merce ghiotta per i tre rapinatori che hanno teso l’agguato travestiti da postini. Tra Santa Maria Maggiore e l’Esquilino si è svolto il conflitto a fuoco tra le guardie giurate, di cui una è rimasta ferita e anche i rapinatori. Uno di loro, Giorgio Frau, ha perso la vita. Una carriera criminale invidiabile la sua: ex delle brigate rosse, rilasciato per terrorismo nel ’98, arrestato di nuovo per rapina nel 2003 e conclusasi drammaticamente nel centro della capitale. Anche gli altri due, arrestati, non sono nuovi dell’ambiente criminale. Come ricorda Repubblica, Claudio Corradetti soprannominato “Drago” era infatti già detenuto nel carcere di Sulmona e stava beneficiando di un permesso premio. In proposito, il Ministro della Giustizia Severino ha disposto degli accertamenti riguardo le questioni che hanno spinto i magistrati a concedere tale permesso.
Nelle ultime ore i cittadini capitolini hanno dovuto affrontare oltre alla routine di traffico, stress e lunghe code anche il terrore di chi è testimone involontario di una violenza inaspettata, che ha ferito Roma in ben due punti. Più protezione per loro, dunque, da parte dei nuovi addetti all’ordine, sperando in un ritorno immediato alla cara e vecchia ruotine. 

                     

di Maria Chiara Pierbartista

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