Shock a Villa : cade un pino sull’area bimbi
Roma, Villa Ada. Un pino di dieci metri, appesantito forse dall’età e dalle condizioni atmosferiche dei giorni precedenti con venti molto forti di tramontana, e’ caduto nell’area dei bambini, mandando in frantumi la struttura di legno destinata al gioco. Fortunatamente era notte e i bambini dormivano al sicuro nelle loro case. Ma non è finita qui.
Dopo il crollo il servizio giardini ha subito provveduto a chiudere i cancelli della Villa, una volta residenza dei Savoia, per la possibile caduta di altri alberi. Alle 8.40 di lunedì 9 febbraio sul cancello dell’entrata di Via Salaria è stato affisso un cartello con scritto: “Villa chiusa-pericolo caduta alberi”. Peccato però che alcune persone siano rimaste chiuse dentro la villa per oltre un’ora, perché nessuno si era preso la briga di avvisarle.I “prigionieri” del parco hanno quindi chiamato il servizio giardini, che gli ha consigliato di uscire dalla parte dell’ambasciata egiziana. Ma quell’uscita, che dista più di due chilometri, era alquanto pericolosa da raggiungere visto il rischio caduta alberi.
Il servizio giardini del Comune di Roma ha assicurato comunque di aver rispettato tutte le procedure richieste prima di chiudere la Villa, avvisando tutti i visitatori e accertandosi che fosse vuota. Il Campidoglio però verificherà che la procedura sia stata rispettata.
Ora l’area giochi di Villa Ada è transennata. “Nella collinetta dei giochi il suolo è poco profondo”-spiega l’agronoma forestale Barbara Invernizzi– “Le radici degli alberi, piantati in una zona tufacea, si sono sviluppate solo per due o tre metri. Molti dei settanta pini dell’area hanno novant’anni e sono sotto stress perché non possono estendere le proprie radici. Questi alberi vanno subito sostituiti”. Il servizio giardini doveva avviare un’attività di monitoraggio, ma ha dovuto rimandare dato che quell’appalto era stato firmato da Claudio Turella, il funzionario del dipartimento Ambiente ora arrestato per Mafia Capitale.
Come se non bastasse il giorno di San Valentino (il 14 febbraio) è stato trovato nello storico parco romano un leprotto morto. Il leprotto potrebbe ricondursi ad un avvertimento di stampo mafioso per intimidire l’associazione sportiva I leprotti che si batte per la salvaguardia del parco. Il fatto è accaduto tre giorni dopo che un altro leprotto morto è stato trovato nei pressi di Ponte Salario, proprio sotto la bacheca utilizzata dall’associazione “I leprotti di Villa Ada”. “La prossima settimana presenteremo una denuncia contro ignoti sui casi delle lepri uccise a Villa Ada e invitiamo i cittadini che abbiano visto qualcosa a contattarci, anche in forma anonima”, ha annunciato il presidente dell’associazione Animalisti Italiani Onlus, Walter Caporale, che poi ha chiesto un incontro con il sindaco di Roma Ignazio Marino e con l’assessore all’Ambiente Estella Marino.