Gli amori di Berlusconi, da Matteo all’altro Matteo
Se Renzi con Mattarella ricompatta il partito Berlusconi fa altrettanto, o almeno cerca di fare altrettanto. Riappare spossato, tradito, offeso da quel partner che aveva scelto con tanta cura proprio perché gli somigliava: spavaldo, coraggioso, popolare e con un disegno del Paese speculare alla “rivoluzione liberale” del Caimano.
IL VIDEO- Sembra la Desperate housewife incallita, la versione maschile di Veronica Lario ai tempi delle lettere a Repubblica. Il solito video in cui Silvio Berlusconi si riprende quello che gli spetta: la dignità di uomo usato e abbandonato. Critica il metodo, le promesse direbbe Ligabue “oneste ma grosse” del compagno fiorentino e lo fa nel solito corto del Tg5. Un filmato quasi poetico in cui Silvio a ruota libera non le manda a dire, dalle riforme: “C’è il rischio che vengano meno le correzioni indispensabili per una vera democrazia, che ci si possa avviare verso una deriva autoritaria” al peso di un ennesimo “atto di responsabilità” per il Paese, sottolineando la sbadataggine del Governo: “ Sono leggi che non hanno urgenza alcuna stante la drammatica situazione in cui versa il Paese che […] ha necessità strutturali ben diverse da quelle che vengono proposte dalla sinistra”. Un videomessaggio che ha del tragico e del comico dato che evidentemente in fase di montaggio si sono resi conto che il discorso o filava poco, o filava male tanto da montare di tanto in tanto l’immagine di un tizio con gli occhiali (forse un giornalista del tg5) che ascolta impotente l’inarrestabile vomito di parole del leader azzurro. L’immagine triste dell’eroe che caduto in battaglia perde lucidità, schierando un esercito malconcio e senza scarpe. L’eroe cieco che non si arrende, non cambia esercito e non cambia nemmeno generali, ma sfida l’interlocutore con gli occhi lucidi di chi pensa: “Ce la farò!” in un flim di Walt Disney.
IL PARTITO- In Piazza San Lorenzo in Lucina non è poi che le cose vadano meglio. Forza Italia si spacca in correnti e dissidenti: da un lato i lealisti Toti, Brunetta, Gelmini dall’altro i renziani ( sì, stanno anche qui) Verdini, Confalonieri, Letta passando per il cerchio magico: Pascale, Rossi, Ghedini per concludere con l’area ribelle dei Fittiani pro primarie, gentilmente accompagnati alla porta da un sempre più irritato Berlusconi. Un mosaico tutt’altro che facile da gestire, ancora di più se si guarda aldilà del giardinetto di casa e si comincia a sondare il terreno di una reunion con Alfano e Salvini. E’ notizia recente quella di un incontro tra Silvio e l’altro Matteo, quello verde, quello Basta Euro e aboliamo la legge Fornero. “Un’inizio difficile” scrive l’ANSA, scintille tra il giovane segretario e il leader azzurro e a fermarsi alla lettera del dettato sembrerebbe una strada impercorribile. D’altra parte però si sa, sedurre per Berlusconi non è solo un’arte ma una filosofia di vita. Diceva il cantante “Ci si sceglie per farsela un po’ in compagnia, in questo viaggio in cui non si ripassa dal via” e certi amori, per Silvio, contano sempre!
@FedericaGubinel