#FreeRaif: la mobilitazione per il blogger saudita continua [VIDEO]

badawi

Lineadiretta24 ne aveva già parlato, come d’altronde diversi altri media. Noi però siamo andati di persona a capire come si stessero muovendo quelle autorevoli voci, ma forse poche rispetto all’entità del problema, che, a questa vicenda, stanno dando la giusta importanza e, a Raif Badawi, il sostegno che merita.

Come si può vedere nel video intero, gli attivisti di Amnesty International Italia hanno deciso di riunirsi, ogni giovedì, davanti all’Ambasciata dell’Arabia Saudita, per fare pressione, pacificamente, sul governo del Paese arabo affinché conceda la grazia all’ennesimo prigioniero di coscienza che riempie le carceri del ricco Stato.

Raif Badawi è infatti il dodicesimo, secondo le stime offerte da Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, libero pensatore a subire processi ingiusti e pene corporali semplicemente per aver espresso la sua opinione, senza aver mai proferito parole ingiuriose nei confronti di nessuno.

Blogger, 31 anni, Badawi è stato condannato a mille frustate, da ricevere cinquanta volte ogni venerdì, dopo la preghiera, a più dieci anni di carcere e a una multa di 1 milione di ryals sauditi, per aver detto questo: «Il laicismo rispetta ogni persona e non offende nessuno. È la soluzione concreta per far salire i paesi (incluso il nostro) dal terzo mondo verso il primo».

A voi i commenti.

Intanto oggi, come ogni giovedì da quando è stata emessa la sentenza, Roma e altre parti del mondo, si sono riunite davanti le Ambasciate e i Consolati dell’Arabia Saudita per continuare a dire: #FreeRaif, finché non si avrà notizia dell’effettiva revoca della pena.

Tutti possono partecipare agli incontri; basta cliccare qui per avere maggiori dettagli.

Twitter@IlariaPetta