“Io sono una finestra” la canzone di Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi
Da molti è già considerato il testo più bello, “Io sono una finestra” è il brano contro l’omofobia cantato a Sanremo dall’inedita coppia Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi.
Io sono una finestra velata di vapore
In questa notte gelida deserta ed incolore
Rispecchia la finestra la carne e le emozioni
Di me che sono specchio delle contraddizioni
Difficile vedere se il vapore non svanisce
L’appiccicosa errore di chi non capisce
Eppure su riflette un’ombra che è la mia
Un’ombra di rossetto contro l’ipocrisia
Io non so mai chi sono eppure sono io
Anche se oltre il vetro per me
Non c’è mai un Dio
Ma questo qui è il mio corpo benché cangiante e strano
Di donna dentro un uomo eppure essere…umano
Sfogliando le parole di questa età corriva
Divento moralismo e fantasia lasciva
Crisalide perenne costretta in mezzo al guado
Mi specchio alla finestra e sono mio malgrado
Io non so mai chi sono io per la gente
Coscienza iconoclasta volgare e irriverente
Ma questo è solo un corpo il riflesso grossolano
Di donna o forse uomo comunque essere umano
Io non so mai chi sono eppure sono e vivo
Più del pregiudizio che scortica cattivo
Ma quando spio il mio corpo che si riflette piano
Non c’è una donna o un uomo, solo un essere umano
Io non so mai chi sono eppure sono e vivo
Più del pregiudizio che scortica cattivo
Ma quando spio il mio corpo che si riflette piano
Non c’è donna o uomo solo un essere… umano
Io sono una finestra che aspetta che il vapore
Svanisca come un sogno.