La tempesta è perfetta, l’Isola dei Famosi no!
“Il bello della diretta” è che “lo spettacolo deve continuare”. Sono due assiomi della televisione, due frasi che, combinate insieme, riassumono l’unica legge non scritta a cui nessun programma dovrebbe mai sottrarsi: andare avanti, sempre e comunque. Ma lunedì sera non è andata così. Lunedì sera le menti superiori di un programma annunciato in pompa magna per mesi hanno deciso di concedersi il lusso di venir meno a questa regola.
La prima puntata della nuova edizione de l’Isola dei Famosi passerà così alla storia per non esserci mai stata, per aver scritto un brutto capitolo della professionalità di Mediaset. La vicenda non ha dell’incredibile – come una sbalordita Alessia Marcuzzi ha provato a far credere – ma semplicemente del ridicolo. Perché scoprire solo il 26 gennaio del 2015 che è la natura che comanda, che le tempeste tropicali in quella parte di mondo capitano e che può succedere che si abbattano non tenendo conto delle esigenze della diretta è oggettivamente poco verosimile. Quello che, allora, è andato in onda in poco più di 25 minuti nella prima serata di Canale 5 è stata una presa in giro dei telespettatori. Una conduttrice impreparata all’imprevisto, autori a quanto pare privi di un piano B (o almeno di fantasia) e un atteggiamento di resa e totale sbigottimento davanti a un fenomeno atmosferico in cui i naufraghi delle precedenti edizioni si erano più volte imbattuti senza per questo saltare un solo minuto di trasmissione.
L’unica cosa se possibile ancor più ridicola di quello che si è deciso di non mandare in onda è stato tutto, ma proprio tutto quello che è andato in onda. La Marcuzzi, forse ancora inebriata dalle appena scoperte gioie coniugali, ha sfoggiato una disinvoltura degna di una valletta a cui è stato appena messo un microfono in mano per la prima volta nella vita ed è plausibile ipotizzare che non pochi telespettatori abbiano di colpo perdonato alla Ventura l’imbarazzante balletto pubblicitario trasmesso per mesi e invocato a gran voce il nome di SuperSimo. Alfonso Signorini e Mara Venier hanno svolto in modo del tutto prevedibile il loro ruolo di commentatori, recitando perfettamente il copione che ci si aspettava recitassero, facendo sfoggio lui di frasi filosofeggianti, lei di doppi sensi su Rocco Siffredi. Ai telespettatori non sono stati risparmiati neanche i capricci di un’annoiata Catherine Spaak, che minaccia (o promette) di abbandonare un gioco nemmeno iniziato e – cosa se possibile ancora più triste – di dover assistere ai tentativi disperati di concorrenti, conduttrice e commentatori in studio per convincerla a restare per “vivere un’esperienza incredibile”. Come se non fosse facilmente rimpiazzabile. Come se il pubblico isolano si fosse già affezionato a Catherine Spaak. Il tutto condito con un’atmosfera piatta e sonnecchiante in uno studio dalla scenografia poco accattivante.
«La verità è che la natura comanda… E noi non possiamo fare altro che rispettarla», ha replicato la Marcuzzi alle numerose critiche piovute per il mancato esordio. Frase indubbiamente vera ma appropriata solo se fosse stato chiesto di sovvertire le leggi della natura per quelle televisive e non semplicemente di adattare la puntata alle esigenze meteorologiche. E invece le menti del programma (che, ricordiamolo, percepiscono uno regolare stipendio per lo svolgimento del loro lavoro), troppo intente a preparare le più volte citate “tante sorprese previste per i naufraghi”, si sono fatte cogliere del tutto impreparate dalla sorpresina di Madre Natura, dimenticandosi di dare distrattamente un’occhiata al meteo locale (o forse qualcuno dovrà spiegar loro che no, non è lo stesso che Mediaset trasmette per Milano e l’Italia dopo il tg delle 20). Insomma, imprevisto risolto con una professionalissima alzata di spalle, film già pronto per il riempimento di palinsesto (e stranamente ci è stata risparmiata l’ennesima replica di Ghost) e tutto rimandato di 7 giorni. Ma se quel poco che abbiamo visto ieri sera è un assaggio di quello che ci attende, bisogna augurarsi che, su un’isola deserta, ci finiscano i telespettatori. E forse, per rispetto di tutti coloro che ogni mattina si alzano pronti ad affrontare gli imprevisti di una cosa chiamata vita e decidono eroicamente di non rigirarsi nel letto e tornare a dormire, lunedì prossimo sarebbe bello salutare la “prima vera puntata” dell’Isola dei Famosi a televisori spenti. Perché una cosa più catastrofica della natura, per la televisione, esiste. Si chiama share.