La notte dell’onestà, tra la gente
Sabato 24 gennaio, Piazza del Popolo accoglie “La notte dell’onestà”. Una piazza gremita, composita, variegata, 100.000 persone raccolte per ascoltare, pensare, riflettere e dissentire. Da Fernando Imposimato a Salvatore Borsellino, Fedez, Sabina Guzzanti, Enrico Montesano, Andrea Sartoretti, Claudio Santamaria sino a Jacopo e Dario Fo, Claudio Gioè, tutti uniti, tutti lì per parlare di corruzione, mala politica e Mafia.
Raccontare una piazza non è semplice. Se non ci fossi stata non avrei visto i volti stanchi degli anziani, quelli arrabbiati dei più giovani, quelli increduli dei bambini e nemmeno quelli delusi dei genitori.
Se non ci fossi stata mi sarei persa il giudice Ferdinando Imposimato sul palco, non avrei colto l’enfasi della piazza vociante: “Un Presidente, c’è solo un Presidente, un Presidente c’è solo un Presidente”. Non avrei ascoltato i suoi ricordi, la sua indignazione, la sua denuncia: “Abbiamo un codice penale fascista che risale al 1930 e non l’abbiamo mai cambiato è codice forte con i deboli e debole con i forti, punisce persone che esercitano in stato di necessità i diritti inviolabili al lavoro, alla casa, alla scuola all’ambiente e garantisce l’impunità ai corrotti”.
Se non ci fossi stata non avrei ascoltato il grido struggente di Salvatore Borsellino: “Resistenza, Resistenza, Resistenza” e non avrei sentito nemmeno la risposta corale della Piazza: “Fuori la mafia dallo Stato, Fuori la mafia dallo Stato, Fuori la mafia dallo Stato”, su You tube non è lo stesso.
Se non ci fossi stata avrei letto la cronologia dell’evento sul blog di Grillo o su qualche giornale online ma non avrei visto e ascoltato Fedez, un rapper, parlare senza rime: ”Anch’io penso che abbiamo il nemico in casa ma non penso sia di fede islamica […] le più grandi stragi sono italiane” e ancora”, “Prima di chiedere ai musulmani di prendere le distanze dalla strage di Charlie Hebdo dovremmo chiedere a tutti gli italiani di prendere le distanze dalle stragi di mafia.”
Se non ci fossi stata non avrei ascoltato la denuncia di Sabina Guzzanti, non alla De Filippi “nemica dell’umanità” ma alla sciatteria culturale, al mercimonio delle emozioni e dei sentimenti. La cultura veicola il pensiero, il pensiero veicola l’elettore. Un Paese senza cultura è un paese senza democrazia. Tre signore vicino a me ridevano a crepapelle al siparietto su Edipo re. Se non ci fossi stata non avrei colto l’amarezza di quelle risate.
Se non ci fossi stata non avrei ascoltato Jacopo Fo, Dario Fo, Claudio Gioè e Claudio Santamaria ricostruire gli scandali di Mafia Capitale, Mose e Expo sfiorando delicatamente quell’eterna contraddizione fra realtà e finzione, tra teatro e informazione dove le seconde superano di gran lunga l’immaginazione e l’eccentricità delle prime.
Se non ci fossi stata non avrei colto la posizione dei Cinque stelle per l’elezione al Colle. Avrei pensato all’ennesimo passo indietro. All’ennesimo errore. #Fuoriinomi sarebbe stato un hashtag, non un invito. Non avrei ascoltato Di Battista leggere la lettera degli italiani a Matteo Renzi. Non avrei capito che dietro quella lettera c’è una tattica molto semplice: Renzi fa i nomi, i 5 stelle li sottopongono agli iscritti e riversano i proprio voti sul candidato scelto dalla base.
Se non ci fossi stata mi sarei persa l’ennesimo vaff… di Beppe Grillo ma anche il perché di quel di quell’invettiva: “ La disonestà intellettuale rovina i rapporti tra le persone. Noi oggi abbiamo un buffoncello che ci ricatta. Non fa i nomi neanche al suo partito e li chiede a noi”.
Se non ci fossi stata non avrei colto il paradosso di Paese, costretto a dare un nome all’onestà e persino una bandiera. Non avrei colto la contraddizione insita in quell’evento purtroppo di parte, costruito su valori che dovrebbero essere di tutti, senza stelle e senza colori: legalità, correttezza, onestà.
Se non ci fossi stata non avrei scritto questo articolo frutto del contributo di chi c’era lì. Della solidarietà della gente presente in piazza che ha donato generosamente tutti gli scatti presenti nella gallery (sopra), perchè fare informazione è anche questo, chiedere aiuto a chi ci legge.
@FedericaGubinel
Un grazie particolare a Simone Stopponi per il suo generoso contributo professionale.