Ligety vince il gigantone mondiale
Ted Ligety stravince il super G mondiale di Schladming grazie ad una tracciatura lenta, evidente manifestazione di paura dopo l’incidente occorso alla Vonn l’altro ieri.
Infatti il tracciatore, l’allenatore dei norvegesi, ha dovuto stringere le maglie del super G trasformando una delle due gare veloci in una specie di gigantone. Ovviamente il problema vero è quello della neve definita universalmente marcia, a causa delle temperature, per cui i rischi permangono, ma con la riduzione di velocità forse sono minori. Questo non ha impedito l’infortunio di Jansrud che in pista si è rotto i legamenti crociati del ginocchio destro per poi ovviamente cadere dopo due porte. Quindi tracciato lento per evitare problemi fisici agli atleti e di questo tracciato ne ha approfittato come preventivabile Ted Ligety che oltre ad essere il gigantista più forte in circolazione (Hirscher permettendo) è anche estremamente valido proprio in super G, disciplina in cui quest’anno sta ottenendo i migliori risultati in carriera con quarti posti a Lake Louise ed a Beaver Creek ed il sesto di Kitz. Fortunatissima poi la Francia che aveva convocato per la gara di ieri Johan Clarey (l’uomo più veloce dello sci alpino con il record di 161.9 Km orari stabilito a Wengen); il velocista puro ha dovuto rinunciare per un infortunio, così i transalpini pescano tra le riserve un De Tessieres che velocista non è essendo valido proprio nella zona di confine tra super G e gigante. Così un po’ (per usare un eufemismo) a sorpresa il trentunenne conquista la medaglia d’argento anche grazie ad un pettorale di partenza che, se ben sfruttato, ieri poteva davvero fare la differenza. Il bronzo va ad uno Svindal che oltre ad essere l’attuale leader della velocità si trova bene su questi tracciati data la sua storica dimestichezza anche con lo slalom gigante. Questo il podio che ci consegna le medaglie iridate del super G che vanno, come sempre, ai più bravi.
I nostri, vista la neve e visto il tracciato si sono comportati come ci si poteva attendere: anche se i piazzamenti in queste competizioni non valgono un granchè i nostri non sono andati malissimo. Discorso a parte per Innerhofer che su questa pista e con un tracciato molto simile colse il suo unico successo in Coppa del Mondo in questa disciplina, ieri è finito settimo alle spalle di Pinturault, Reichelt e Mayer, ma sappiamo per certo che se la neve fosse stata diversa avrebbe fatto meglio.
Per quanto riguarda i mondiali di sci alpino, oggi giornata di prove di discesa libera e domani si riparte con la supercombinata femminile, mentre questo pomeriggio prenderanno il via i Campionati del Mondo di biathlon da Nove Mesto in Repubblica Ceca. Si inizierà alle ore 17.15 con l’inseguimento a squadre.