Juve e Napoli, lo scudetto è roba vostra

MatriLa 23a giornata ha messo in chiara luce le gerarchie di questo campionato. Se per lo scudetto sembra ormai essere una questione a due tra Juventus e Napoli, per il terzo posto la candidata principale è ora il Milan, rinfrancato dall’arrivo di Balotelli e dall’involuzione di Lazio ed Inter. Torna alla vittoria la Fiorentina contro il Parma, mentre in coda alla classifica continua il periodo buio del Palermo, ora ultimo, con Gasperini pronto a fare le valigie

Il caso è chiuso, o almeno così sembrerebbe. Sì perché al tramontare della 23a giornata della Serie A, la scala gerarchica del campionato appare sempre più delineata. Per lo scudetto ormai è un discorso a due tra Juventus e Napoli perché, a prescindere dalle situazioni di punteggio, le altre pretendenti non danno l’idea di avere le carte in regola per poter entrare nella corsa al titolo, chi per un motivo, chi per un altro. La Lazio, terza in classifica e vera sorpresa di questo campionato, è vittima di una dirigenza senza ambizioni, incapace di muoversi concretamente sul mercato per regalare rinforzi a Petkovic, che fin troppo ha fatto con il materiale a disposizione. La rosa dei biancocelesti conta 14-15 uomini di buon livello, dietro ai quali c’è il nulla, e gli infortuni che terranno fuori dal campo Hernanes e Klose sono una mannaia alla quale sarà difficile porre rimedio. La sconfitta di Genoa ha mostrato una squadra scarica sia fisicamente che mentalmente e, con questi presupposti, per la Lazio sarebbe già un’impresa riuscire a confermare il terzo posto a fine campionato.
Discorso inverso invece per l’Inter. La dirigenza nerazzurra si è mossa molto nel mercato di gennaio, mettendo a segno colpi importanti come gli acquisti di Kuzmanovic, Schelotto e Kovacic, che sono andati a rimpolpare una rosa corta soprattutto a centrocampo. Ma il problema in casa nerazzurra è, è stato e sarà sempre il tecnico Stramaccioni, messosi in luce più per la sua superbia ed arroganza che per le idee tattiche che, a dire il vero, sono poche e di scarso livello. L’Inter continua da inizio campionato a proporre un “non-gioco” basato sulle iniziative dei singoli, e i sei punti messi a referto nelle ultime sette giornate ne sono la riprova. Ultima “ciliegina” la sonora sconfitta rimediata a Siena: chissà che Stramaccioni non voglia emulare il suo mentore, Zeman, fino in fondo, esonero compreso.
E a godere delle disgrazie dell’Inter sono soprattutto i cugini del Milan, che con la vittoria contro l’Udinese, firmata da una doppietta di Balotelli, agganciano proprio i nerazzurri al quarto posto. Per gli uomini di Allegri il posto in Champions non è più un miraggio, anche se rimonte di questo genere solitamente si pagano a fine stagione. La Fiorentina supera il Parma 2-0 grazie a Toni e Jovetic e firma la prima vittoria di questo 2013, che le permette di portarsi a -4 dal terzo posto. Sempre più delicata la situazione del Palermo, sconfitto in casa dall’Atalanta e ultimo in classifica: Marino è pronto a prendere il posto di Gasperini. Pesante sconfitta anche per il Pescara, superato in casa dal Bologna, ed ora terzultimo in classifica.

 

 

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