Avanti ad oltranza per lo Stadio della Roma
Mentre si va avanti ad oltranza, fino all’approvazione della Delibera sullo Stadio della Roma, ai microfoni di “Te la do io Tokyo” – trasmissione GialloRossa per eccellenza, in onda sui 101.5 FM di Centro Suono Sport – sono intervenuti Imma Battaglia (SEL) e Francesco D’Ausilio (PD).
IMMA BATTAGLIA:
– “Siamo d’accordo con lo Stadio ma siamo stanchi di questa manipolazione mediatica nel definire questa Delibera “la Delibera dello Stadio”. E’ una delibera di urbanistica. Ma a fronte della costruzione che interessa un’area di 359.ooo metri cubi, lo Stadio non rappresenta neanche il 20%”.
– “Si sta facendo un enorme piano di urbanistica fortemente impattante su una zona della città dal punto di vista della mobilità già allo stremo.
Non c’è una Metro seria, c’è una Roma-lido fatiscente e 2 strade – Ostiense e Via del Mare – che arrivano ad imbuto su viale Marconi.
E non si parla di chi arriva da Fiumicino. Chi arriva da Fiumicino dovrà comunque arrivare verso il Centro e poi tornare verso tor di Valle.
Figuriamoci Ciampino con tutti i voli low cost”
– “Roma è Capitale del Mondo dove speriamo che la Roma giochi la Finale di Champions. Allora, vogliamo una Metro che arrivi fin dentro lo stadio, in sicurezza, vogliamo poterci andare con i bambini per mano.
Tutto questo lo stiamo blindando con emendamenti e ordini del giorno”.
– “Siamo consiglieri che sono stati votati e sentiamo il dovere di mettere in sicurezza la città e la cittadinanza su queste opere di cemento.
C’è sempre un pericolo di speculazione finanziaria, in questi casi. Opere che rischiano di rimanere incompiute, mostri di cemento che restano a metà“.
– “Nella delibera non si parla per niente del depuratore”.
– “Sono molto in disaccordo con le pressioni del Sindaco. Non capisco perché votare entro il 31 a tutti i costi”.
FRANCESCO D’AUSILIO:
– “Non è una speculazione edilizia. Chi dice questo non conosce il piano regolatore generale approvato già nel 2008. Questa di Tor di Valle è un’area dove si possono realizzare impianti sportivi”.
-“L’assemblea ha il dovere di valutare, dunque, il progetto. Che è un progetto imponente. In delibera non c’è una quantificazione economica dell’investimento, ci riferiamo ad uno studio di fattibilità: dovremmo essere tra 1 miliardo e 1 miliardo e mezzo“.
– “L’interesse pubblico non è una valutazione arbitraria ma è un elemento definito giuridicamente. Noi riteniamo ci sia”.
– In relazione alla questione della proprietà, “Il proponente, in delibera, ha allegato un atto di acquisto dell’area.
Ma oggi l’assemblea si limiterà solo a dichiarare l’Interesse Pubblico.
Poi partirà la seconda fase. Abbiamo un periodo nel quale il proponente perfezionerà la proposta e la sottoporrà alla Conferenza dei Servizi.
Oggi la palla ripassa al proponente. Dopo di che, in 6 mesi si dovrà concludere“.
– “L’obiettivo è far diventare quell’area una centralità. Ci sono elementi stringenti sul piano della mobilità.
Siamo riusciti ad arrivare fino a 195 milioni euro a carico del proponente per le opere. E spingiamo per il potenziamento della Roma Lido, con 16 convogli l’ora“.