Massimo Ferrero: “Hanno voluto punire la Romanità e l’allegria”

Non può parlare, Massimo Ferrero, non può commentare.
Ma è così difficile, soprattutto per lui, così spontaneo ed esplosivo, tacere di fronte ad una squalifica che appare assurda, se paragonata alla vicenda delle dichiarazioni del Presidente della Federcalcio Tavecchio.
E, infatti, Ferrero commenta eccome il suo deferimento.

Intanto, i fatti: il Procuratore Federale e il Procuratore Federale Aggiunto lo hanno deferito “per avere, con le dichiarazioni rese dinanzi alle telecamere durante la trasmissione Stadio Sprint in onda su Rai 2 il 26 ottobre e riprese dai principali organi di stampa, espresso pubblicamente dichiarazioni lesive, offensive e discriminatorie per motivi etnici nei confronti del presidente dell’Inter Erick Thohir“.
Deferita anche la Sampdoria a titolo di responsabilità diretta. Lo ha reso noto la Figc riferendosi alle parole pronunciate dal numero uno blucerchiato: “Dissi a Moratti di cacciare quel ‘filippino’ dall’Inter”.

Oggi, allora, ai microfoni di “Te la do io Tokyo”, la trasmissione GialloRossa per eccellenza, in onda sui 101.5 FM di Centro Suono Sport, interviene dichiarando: “Non è il momento né il caso di parlare del mio deferimento. E non mi fate domande, sennò vuol dire che mi volete male. L’unica cosa che posso dire – da uomo e da tifoso – è che hanno voluto punire la Romanità. Al mio deferimento risponderanno i ragazzi sul campo. Io ho sempre prediletto un calcio divertente, senza barriere né inibizioni.
Ho fatto appello e spero che i Giudici capiscano e affrontino la cosa con serenità.
In ogni caso, bisogna cambiare qualche Legge. La Burocrazia è rimasta ‘ai tempi di Chicco e Nina’ . Io sono appena arrivato nel calcio e hanno voluto punire l’allegria”.

Scherza, Ferrero, anche se si avverte il tentativo di frenarsi, non dire: “La vita continua: evviva il calcio, evviva lo sport! Cerchiamo di portare la gente allo stadio come canto d’amore. E non sporcarlo con polemiche inutili”.

Saluta tutti con gli auguri di un buon Natale e aggiunge, immancabile, un pizzico di quella stessa romanità che per ora sembra aver pagata cara: “Mio padre ha sempre detto ‘Natale, senza soldi si sta male’. E allora spero che i miei giocatori ‘mettano mano al portafogli e mi facciano due goal’ “.

Per ascoltare l’intervento del Presidente della Sampdoria Massimo Ferrero a “Te la do io Tokyo”: http://youtu.be/MsPRoH3Pt_M
In studio Mario Corsi, Jonathan Calò e Alessandro Doria.

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