ALBA: 10 anni di impegno per la pace

A dieci anni dall’accordo tra Castro e Chavez che ne segnò la nascita, l’Alleanza Bolivariana per i popoli dell’America si distingue come una stella nel panorama internazionale dei soggetti politici che lavorano per la pace nel mondo.

Era il dicembre del 2004 quando l’ALBA venne fondata in contrapposizione all’ALCA (l‘Alleanza di Libero Commercio delle Americhe voluta dagli Stati Uniti per imporre l’assoluta libera circolazione del capitale e degli interessi neoliberisti in America Latina), e sebbene alla sua base in origine vi fossero soprattutto accordi relativi al commercio e all’economia volti a una maggiore integrazione sud-sud, da allora l’Alleanza è diventata uno dei principali centri gravitazionali dell’integrazione politico sociale interregionale dell’America Latina capace di affacciarsi sulla finestra del mondo in base ai propri principi costituenti.

La lotta alla povertà, all’indigenza, alle sperequazioni sociali e alle politiche imperialiste sono diventate il perno attraverso il quale sensibilizzare le coscienze in America Latina e non solo. I temi del lavoro e del rispetto dell’ambiente, oltre che della persona è ovvio, sono stati vissuti in questi anni come dei veri e propri comandamenti la cui applicazione, non solo in America Latina, è diventata una sorta di impegno etico e morale.

Ed è per questo che i paesi dell’ALBA si sono schierati contro tutte le guerre aggressive dell’ultimo decennio, dentro e fuori le sedi istituzionali, persuasi che niente di buono avrebbero portato. Tale impegno è stato assunto come un vero e proprio dovere internazionalista, per contrastare le nefandezze che si nascondono dietro concetti quali quello di guerra giusta, intervento umanitario e protettivo, creati appositamente per distogliere l’attenzione pubblica e presentare un volto meno orribile della guerra.

Iraq 1990, Jugoslavia 1999, Afghanistan 2001, Iraq 2003, Libano 2006, Libia 2011, Siria 2011-2013, e conflitto israelo-palestinese sono i principali scenari nei quali il pool per la pace dei paesi dell’Alba si sono schierati pubblicamente contro la guerra come strumento di risoluzione e attivamente al fianco dei più deboli. Innumerevoli sono state le brigate mediche inviate da Cuba negli scenari di guerra, le denunce e gli sforzi (in particolare dell’asse Cuba-Venezuela-Nicaragua per quanto riguarda il caso libico con svariati tentativi all’ONU) nelle sedi diplomatiche internazionali.

E in alcuni successi non mancano, come l’approvazione nel giugno 2013, nonostante l’opposizione di Europa e Stati Uniti, da parte del Consiglio per i diritti umani dell’Onu, di un documento favorevole alla codificazione internazionale del diritto alla pace, ancora non riconosciuto. Proposta presentata da Cuba a nome della Comunità degli stati latinoamericani e caraibici (Celac).

Una prova ulteriore, l’impegno per la pace, laddove ci fosse ancora bisogno di prove per capire in quale parte del mondo oggi si lavori concretamente per un mondo migliore.

@aurelio_lentini

Per approfondire:
Articolo di Marinella Correggia su Il Manifesto del 13 Dicembre.
Sito dell’ALBA

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