Loris Stival: le ultime novità

Sembra ricordare le storie di Sarah Scazzi e di Yara Gambirasio, il caso di cronaca che in questi giorni ha scosso l’opinione pubblica , la morte del piccolo Loris Stival. Tutti più o meno bambini, tutti scomparsi e poi ritrovati in posti lugubri e brutti. E così anche lui, scomparso, poi ucciso e poi in brevissimo tempo ritrovato. Ad oggi emergono sul caso importantissime novità.

La mattina del 29 novembre Veronica Panarello dà l’allarme per la scomparsa di suo figlio, Loris Stival, nel paesino di Santa Croce Camerina in provincia di Ragusa. Dice di averlo portato a scuola, ma le maestre rispondono che Loris in classe non è mai arrivato. Forze dell’ordine e cittadini sono impegnati nella ricerca. Poi il tragico ritrovamento del cadavere del piccolo, in un mulino abbandonato, a 3-4 chilometri dal paese. A scoprire il corpo è Orazio Fidone, cacciatore. Alla notizia la madre è in stato confusionale e sotto choc. Le prime indagini si concentrano sul ’buco’ di quattro ore, dalle 08.30 alle 12.30, della mattina. È giallo. Tutti i sospetti, nonostante gli inquirenti dicano il contrario, inizialmente cadono anche sul cacciatore, al quale viene sequestrata la macchina. Ma bastano solo alcuni giorni, perché le attenzioni ricadano tutte sulla madre del piccolo e sulle mille contraddizioni che caratterizzano il giorno in cui dice di averlo portato a scuola. Dopo aver mentito sul’aver accompagnato il figlio a scuola ed essere stata smentita dalle molteplici telecamere che la riprendevano in macchina sola con il figlio più piccolo, Veronica Panarello viene messa sotto torchio in questura e passa la notte in un lungo interrogatorio. Nove giorni dopo il ritrovamento del piccolo Loris nel fosso di contrada Mulino Vecchio a Santa Croce Camerina arriva il momento della verità per Veronica Panarello. La Procura di Ragusa rompe gli indugi e in serata convoca la madre del bambino per interrogarla e chiarire una volta per tutte cosa accadde la mattina di sabato 29 novembre. Veronica viene sentita per ore. Il marito: “Se è stata davvero lei, mi cade il mondo addosso”.

Ed è proprio oggi che il marito di Veronica, Davide Stival, il padre del bambino che vedendo i filmati delle telecamere dice agli inquirenti: “E’ stata lei”. Nonostante fosse rimasto al suo fianco nei giorni successivi alla tragedia e fosse pronto a sorreggerla nei momenti di sconforto, ormai non le crede più. Sarebbe tra i suoi più agguerriti accusatori e sostenitori della colpevolezza della donna. Mentre Veronica Panarello si trova negli uffici della procura di Ragusa, il marito vede le immagini registrate dalle telecamere e smentisce tutto il racconto della moglie. Dunque, la scomparsa del piccolo figlio, secondo la sua ricostruzione lasciato davanti ai cancelli di scuola, che tanto colpisce la donna, altro non è che l’ennesimo caso di infanticidio, da parte di una donna con problemi psicologici, da come sembra appurare dalle varie interviste che riguardano il suo passato e la sua adolescenza tormentata.

La prima immagine che fanno vedere al padre di Loris è l’ultima in vita del piccolo, che rientra in casa alle 8.30, orario in cui secondo la versione della mamma sarebbe dovuto essere a scuola; nonostante l’avvocato della donna dica che le sagome non sono riconducibili a Veronica e i due figli, il marito è lapidario e afferma che la sagoma che ritorna verso l’ingresso dello stabile è proprio quella di Loris. Fra le altre immagini, la terza mostrata a Davide e che smonta ogni possibile alibi alla moglie, è quella della macchina, una Polo, che entra nel garage. E i sospetti del marito aumentano ancora di più dopo il fermo. Ovviamente bisognerà attendere altri riscontri anche da parte delle forze dell’ordine e ulteriori prove, è chiaro che come la maggio parte dei casi di cronaca che hanno scosso l’Italia, anche la morte di questo povero bambino verrà portata avanti per molto altro tempo ancora.

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