Delirio a Kitzbuehel

Dominik Paris vince a ventitrè anni la discesa più importante (e più ricca) del circuito di Coppa del Mondo, la più seguita, la più difficile e pericolosa, quella destinata ai più esperti: la libera di Kitzbuehel.

KITZBUEHEL-Il giovane talento azzurro in una splendida mattina non solo vince la classica delle classiche ma, forte di questo risultato e del nono tempo di Aksel Svindal, si ritrova primo in classifica di discesa anche se con solo tre punticini di vantaggio sul norvegese. E si perchè anche il nordico fuoriclasse, nonostante abbia fatto registrare il miglior tempo in tutte le sessioni di prove, non è riuscito ad evitare tutte le insidie e le difficoltà della Streif e senza commettere particolari errori finisce nelle retrovie (per i suoi standard ovviamente). Alle spalle dell’azzurro troviamo il canadese Guay e al terzo posto Hannes Reichelt il migliore degli atleti di casa, che ne salva “l’onore”. Gli autriaci se si devono accontentare del gradino più basso del podio comunque ci sono con Streitberger ottavo, con Kroell sesto e cosa ancor più positiva con il giovane Max Franz, coetaneo del nostro Paris che fa registrare il quinto tempo. Ad inserirsi nelle prime posizioni col quarto tempo il francese Poisson, e con il settimo il norvegese Jansrud. Ricordiamo che questa classifica deriva dalla squalifica di Andrej Sporn che aveva finito la gara col quarto tempo per essere poi squalificato per un’irregolarità nei materiali. Bene poi gli azzurri Heel e Klotz rispettivamente undicesimo e dodicesimo, Marsaglia coglie il ventiquattresimo tempo su una Streif che non gli piace proprio. Peter Fill finisce nelle reti con una caduta pazzesca che ci ha fatto davvero temere per la sua incolumità, si è rialzato ed è sceso sulle sue gambe ma alla fine della gara lamentava dei dolori: la botta che ha preso è stata durissima e speriamo non crei problemi. Discorso a parte va fatto per Innerhofer che a causa di un’infrazione al regolamento durante l’ultima prova è stato fatto partire dopo il pettorale numero 45 ed ha fatto ciò che ha potuto raccogliendo il ventesimo tempo.
Come detto Paris è primo in classifica di discesa con 317 punti seguito da Svindal con 314, Kroell con 261, Guay con 253, Innerhofer con 244 e Reichelt con 240, più staccati gli altri. Ovviamente sia Paris che Inner possono ambire alla coppa di discesa (che ricordiamo non è mai stata vinta al maschile dagli italiani) visto che mancano ancora tre prove nella disciplina, una delle quali è quella di Garmisch in cui gli azzurri hanno fatto bene e di recente.

MARIBOR- Anche in Slovenia le sorprese non mancano. Infatti Lindsey Vonn si prende la soddisfazione di vincere lo slalom gigante in casa della Maze. Proprio nella gara casalinga, nella prova a lei più congeniale la slovena deve arrendersi alla vendetta dell’americana che aveva dovuto ingoiare il boccone amaro di finirle alle spalle in più gare di velocità, per la quali ironicamente avevamo parlato di lesa maestà. Ebbene favore reso e proprio sulla pista di casa davanti al presidente della Repubblica giunto per tifare l’atleta che certamente vincerà la Coppa del Mondo 2013. Terza si piazza la straordinaria Anna Fenninger sempre più continua e convincente nella specialità, ottimo poi il quarto tempo della Riesch che sembra migliorata nelle disciplina a lei più ostica. La svedese Lindell-Vikarby si piazza quinta seguita dalla Zettel. Tra le nostre bene figura la Karbon che raccoglie il decimo posto e bene anche Nadia Fanchini quattordicesima, ed Elena Curtoni ventiquattresima seguita dalla sorella maggiore che coglie il ventiseiesimo tempo.

Stamattina slalom speciale femminile e maschile con inizio delle gare alle ore nove del mattino trasmesse in diretta da Raisport ed Eurosport.

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