Vazquez è il successore di Mujica
Qualche settimana fa avevamo commentato la vittoria al primo turno di Tabaré Vazquez nelle elezioni presidenziali dell’Uruguay (leggi l’articolo). Oggi, dopo il secondo turno, il Frente Amplio si conferma vincitore, superando lo scoglio rappresentato dalla fine dell’era Mujica.
Tabaré Vazquez, già conosciuto per aver preso parte ai governi presieduti dal tupamaro Mujica, è infatti il nuovo presidente dell’Uruguay: ha vinto il ballottaggio di domenica scorsa con il 53,5% dei voti contro il 41,1% di Louis Lacalle Pou. Non solo: la forbice di ben tredici punti percentuali è lo scarto più ampio mai registrato a un ballottaggio dal 1996, cioè da quando la riforma costituzionale ha inserito il secondo turno. Segno che il paese, anche questa volta, ha fatto una scelta ben precisa. Vazquez assumerà dunque l’incarico e governerà fino al 2020.
“Oggi – ha dichiarato Vazquez dopo la vittoria – abbiamo detto nuovamente sì a più libertà, diritti, a una miglior democrazia e a una miglior cittadinanza, a più sviluppo economico, sociale e culturale. […] E un sì al miglioramento della qualità dei servizi pubblici: salute, educazione, sicurezza, attenzione a tutti gli uruguayani e specialmente a chi ne ha più bisogno”.
Alla vicepresidenza Raul Sendic, figlio dello scomparso leader dei Tupamaros, che ha subito omaggiato il padre leggendo alcune delle sue lettere e rilanciando la sfida per gli anni avvenire. L’opposizione, per bocca dello stesso Lacalle Pou, ha subito accettato la sconfitta. Dunque l’Uruguay non torna indietro; non si affida, nonostante le pressioni internazionali, al vecchio conservatorismo. Anche se, a dirla tutta, Vazquez è ben più moderato di Mujica, anche su temi a lui molto cari come aborto, legalizzazione della marijuana e matrimoni gay. Ma nonostante questo l’ex presidente, cui era fatto divieto per legge di candidarsi a un altro mandato, è stato eletto senatore e annuncia già battaglia sui temi sociali di grande interesse come la riforma costituzionale contro il latifondo e l’iva sui generi alimentari.
La vittoria in Uruguay conferma la formazione di un fronte progressista sempre più ampio e saldo in America Latina, vedremo dunque come Vazquez intenderà affrontare la cooperazione inter-regionale e quali scenari, si spera radiosi, ci aspettano.