Carolina Kostner, complice o vittima di Alex Schwazer?
“L’Ufficio Procura Antidoping ha disposto il deferimento dell’atleta Carolina Kostner (tesserata FISG) alla Seconda Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione degli artt. 2.8. e 3.3. delle NSA sulla base degli atti trasmessi dalla Procura della Repubblica di Bolzano – nell’ambito dell’indagine denominata “Olimpia” e agli esiti degli accertamenti svolti in ambito sportivo dall’UPA, con richiesta di quattro anni e tre mesi di squalifica”. Queste sono le parole che si leggono nel testo ufficiale rilasciato dal Coni di Bolzano. Ma cos’è questa indagine Olimpia? Niente a che fare con gli dei, purtroppo. Stiamo parlando delle indagini riguardanti lo scandalo doping che hanno coinvolto l’ex fidanzato di Carolina Kostner, Alex Schwazer. La pattinatrice italiana è accusata di essere stata a conoscenza dell’assunzione di sostanze dopanti da parte dell’ex compagno e di averlo coperto. Deferiti anche gli sprinter italiani Simone Collio, Maurizio Checcucci e Roberto Donati, per i quali sono stati chiesti rispettivamente 2 anni e 3 mesi (Collio) e 2 anni e 8 mesi (Checcucci) di squalifica.
Più di una volta, però, Schwazer ha dichiarato di aver fatto tutto da solo e che nessuno sapesse del suo uso di doping per migliorare le prestazioni agonistiche. Con questa dichiarazione, infatti, nel 2013 è stato squalificato per 3 anni e 6 mesi. Purtroppo queste parole sono state smentite dagli accertamenti svolti dalla Procura antidoping di Bolzano, che ha, invece, scoperto una vera e propria rete di complicità e coperture che coinvolge nella faccenda non solo medici federali, ma anche un ex dirigente della Federazione italiana atletica leggera.
Di cose sull’argomento se ne sono sempre dette tantissime, ma entrambi gli atleti hanno sempre avuto come punto fermo il fatto che Carolina fosse al di fuori di tutto questo. Altri sportivi hanno espresso la loro opinione, basti ricordare le polemiche che le parole della nuotatrice Federica Pellegrini, hanno scatenato a Settembre scorso quando ha detto apertamente che lei ha tolleranza zero verso il doping e che, se fosse accaduto a lei, avrebbe mollato il suo ragazzo molti mesi prima.
Ricordiamo, inoltre, che Carolina si era già allontanata dal mondo delle gare e delle competizioni, decidendo di prendersi un anno sabatico per pensare più a se stessa e ad altri tipi di spettacoli. Le parole che si leggono sul web sono forti. C’è chi l’accusa, c’è chi accusa il CONI, c’è chi la sostiene e c’è chi invita a firmare petizioni.
Queste sono le parole rilasciate dalla Federazione Italiana Sport del Ghiaccio: ” La Federazione Italiana Sport del Ghiaccio si dichiara fiduciosa del fatto che, nel corso del processo, verrà provata la buona fede e la correttezza del comportamento di Carolina Kostner.
Inoltre la Fisg tende a precisare che la carriera dell’azzurra, in tanti anni di successi e vittorie che hanno dato lustro allo sport italiano e mondiale, non è mai stata nemmeno sfiorata dall’ombra del doping e uso di sostante proibite. Un’atleta che è stata sempre “pulita” e trasparente, pertanto questa richiesta e presa di posizione nei confronti di Carolina Kostner da parte della Procura Antidoping, francamente appare un po’ eccessiva ed inadeguata”.
E’ intervenuto direttamente anche il Presidente della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio, Andrea Gios: “Certamente è una vicenda spiacevole: stiamo parlando di un’atleta che è stata sempre un esempio di correttezza, ammirata da tutti e che il mondo ci invidia. Come uomo e Presidente, sono assolutamente certo della bontà delle intenzioni e buona fede di Carolina. Da parte della Federazione e mia avrà tutto l’appoggio e il sostegno che merita, fiducioso che questa vicenda possa risolversi positivamente per la nostra atleta, la sua famiglia e lo sport italiano”.
Non ci resta che attendere e sperare, perché Carolina è sempre stato un esempio per tutti quanti, come hanno sottolineato anche i superiori, e credere in questo coinvolgimento è da pazzi. Ma mai dire mai, di pazzi è pieno il mondo.