Tamara Pisnoli, il Gip: ‘Indole violenta’

«Una donna ambita per la sua ricchezza e che ama circondarsi di persone appartenenti ad ambienti criminali, salvo poi sorprendersi per essere sfruttata dai suoi amici ‘consiglieri’ e dai suoi amanti, ricorrendo per vendicarsi degli approfittamenti subiti, sempre connessi alle sue considerevoli disponibilità economiche, alla solidarietà di esponenti dei vari gruppi criminali del cui appoggio gode, disponibili a intervenire in suo favore con metodi violenti».
Ecco il ritratto di Tamara Pisnoli – ex moglie del calciatore romanista Daniele De Rossi – che emerge dalle delle 172 pagine del provvedimento cautelare firmato dal gip Giuseppina Guglielmi nell’ambito dell’inchiesta sul sequestro e pestaggio di un imprenditore a scopo di estorsione avvenuto 17 luglio 2013.
La Pisnoli, sempre secondo il Gip, avrebbe «l’indole vendicativa e l’abitudine a farsi giustizia da sé, ricorrendo alla violenza […] con un’abitudine a rapporti improntanti alla sopraffazione e all’intimidazione» e «gestisce la sua enorme ricchezza appoggiandosi ad ambienti criminali».
Agli arresti domiciliari da ieri, Tamara Pisnoli è indagata assieme ad altre sette persone con l’accusa di usura, estorsione, rapina e lesioni gravissime.
L’inchiesta è nata dalla denuncia di un imprenditore romano che, nel luglio dello scorso anno, ha dichiarato di essere stato sequestrato e torturato con un coltello da un gruppo di persone che per liberarlo pretendeva oltre 200mila euro. Nell’ordinanza del Gip, infatti, si legge che gli indagati «allo scopo di ottenere come prezzo della liberazione, l’ingiusto profitto della somma di 200.000 euro – di cui 150.000 euro pretesa dalla Pisnoli in restituzione dell’importo di 84.700 euro, versato quale acconto per l’acquisto di una licenza per un impianto di fotovoltaico dalla società E-Building Real Estate». E proprio la Pisnoli, secondo la denuncia, durante il sequestro avrebbe minacciato l’uomo: «Sai quanno ce metto a fa ammazza’ ‘na persona? Basta che metto 10 mila euro in mano a un albanese. Non ce metto niente!!!»