Parità di genere, un leggero miglioramento
Donne e lavoro, la parità di genere c’è, ma avanza molto lentamente. Il report redatto dal World Economic Forum, parla chiaro ci vorrà ancora molto tempo prima che il gap di genere venga riempito, anche se ci sono dei paesi virtuosi nel mondo che già si distinguono.
Il Global Gender Gap Report 2014 ha riscontrato che dopo nove anni, quindi dal 2006, il divario è diminuito solo del 4%, arrivando a formulare l’ipotesi che ci vorranno almeno 81 anni prima che non si avrà più una differenza. Dei 142 Paesi analizzati, da questa nona edizione è emerso che a livello di salute e sopravvivenza il gap si è nettamente ristretto, raggiungendo il 96%, questo vuol dire che ben 35 Paesi hanno una situazione alla pari, con ben 3 che hanno tolto il divario negli ultimi 12 mesi. Per quanto riguarda l’istruzione anche in questo caso il risultato è buono, tanto che manca solo un 6% per eliminare del tutto il gap, con ben 25 Paesi che sono riusciti nell’impresa. Le noti dolenti arrivano per quanto riguarda la partecipazione economica e le opportunità, dove si registra ancora un grande scalino, stessa cosa per la partecipazione politica, dove si registra solo il 21%, dato comunque in crescita rispetto al 2006. Dal report risulta che i paesi del nord sono quelli in cui il gap è del tutto ridotto o quasi, al primo posto si trova l’Islanda, seguita da Finlandia, Norvegia e Svezia. La top ten vede poi la Danimarca al quinto posto, ma la classifica si è movimentata, con il Nicaragua che dal decimo posto passa la sesto, il Rwanda entra per la prima volta al settimo posto, perde posizioni l’Irlanda che si stabilizza all’ottavo, seguono poi Filippine e Belgio.
L’Italia, in questa classifica mondiale, si stabilizza al sessantanovesimo posto, guadagnando due posizioni rispetto al precedente report. Il Bel Paese, infatti, registra un miglioramento per quanto riguarda la partecipazione politica, la salute e la durata della vita, ma rimane indietro per quanto riguarda l’uguaglianza salariale, la partecipazione economica e le opportunità. La strada da fare è ancora lunga.
Proprio quest’ultima parte è stata descritta da un articolo del portale inJob, che si occupa di ricerca di personale e placement in azienda, che hanno elencato quattro punti di forza delle donne manager. Quest’ultime in Italia sono ancora poche, risulta infatti che solo il 25% dei manager sono donne, un dato basso se si pensa che adesso il numero di laureati uomini e donne è quasi paritario. In Italia c’è ancora un divario di meritocrazia tra uomo e donna, in Paesi come Stati Uniti e Regno Unito si registrano dei miglioramenti. Ma quali sono questi punti di forza? Hanno una mentalità multitasking, riconosciuta anche da un gruppo di ricercatori del Regno Unito, hanno un’attenzione maniacale per i dettagli, sanno gestire i collaboratori e in ultimo utilizzano le nuove tecnologie meglio degli uomini e con più frequenza. Quindi cari uomini, attenti.
Fonti: World Economic Forum, Cliclavoro, inJob
@donati_flavia