Robert De Niro a Roma: “Vi racconto mio padre, artista incompreso” [VIDEO]

Robert De Niro, sette volte candidato al Premio Oscar (portando a casa l’ambita statuetta per ben due volte, nel 1975 e nel 1981), non ha bisogno di presentazioni. E’ una leggenda vivente della settima arte, un volto indelebile nella mente – e nel cuore – di ciascuno di noi, ai quali ha regalato vibranti emozioni grazie a performance cult.

L’accattivante cornice del MAXXI di Roma ha accolto il divo hollywoodiano, 71 anni e look informale, in occasione della presentazione in anteprima europea del documentario Remembering the artist Robert de Niro, Sr., diretto da Perri Peltz e Geeta Gandbhir e dedicato all’artista e padre di De Niro, scomparso nel 1993 dopo una lunga malattia. L’opera, un tributo toccante e affettuoso, impreziosito da filmati di famiglia e brani tratti dai diari personali del protagonista, è una produzione HBO e andrà in onda il 28 dicembre su Sky Arte HD. L’evento è stato organizzato dalla Fondazione Cinema per Roma e l’incontro è stato moderato da Mario Sesti.

Trovarsi faccia a faccia col magnetico protagonista di Taxi DriverToro Scatenato, per citare due capolavori a caso, non è proprio cosa di tutti giorni, ma l’incredibile opportunità è resa ancor più speciale e rara dalle circostanze che la avvolgono. De Niro, infatti, è approdato nella Capitale non per promuovere l’ultima pellicola che lo vede protagonista nè per presenziare a qualche cerimonia mondana. È a Roma non come superstar, ma come figlio, e vuole raccontarci suo padre. Lo fa con garbata umiltà e commossa sincerità, nonostante le domande incalzanti e spesso invadenti dei giornalisti in sala. Ma alla mancanza di tatto, De Niro replica  pacatamente – ogni tanto riaffiora il suo ghigno inconfondibile, che dà la sensazione di aver di fronte un vecchio amico – dando prova di classe e signorilità.

Robert De Niro Sr., pittore molto noto tra gli anni Quaranta e Cinquanta, appartenente alla Scuola di New York, godette solo brevemente della fama e dei meritati riconoscimenti, poichè il suo lavoro venne messo in ombra prima dall’Espressionismo astratto e, poi, dall’esplosione della Pop Art. “Girare un film su mio padre era necessario per portare avanti la sua eredità – ha dichiarato Robert De Niro –  In vita, la sua opera non è riuscita a ottenere il riscontro che meritava. Questo indica come si possa essere bravi e grandi come artisti ma come questo non necessariamente porti al successo. Io sono stato fortunato, rispetto a lui, e magari mio padre potrà averne risentito, talvolta. Ma so che era molto fiero di me, orgoglioso dei miei risultati”.

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TWITTER@Chiara_Carna

 

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