GreenItaly 2014, il lavoro è “verde”
Innovazione, conoscenza, ricerca e qualità, sono alcuni dei punti su cui le imprese italiane stanno puntando per superare la crisi economica. Bisogna aggiungere anche sostenibilità, perché è con la green economy che le aziende possono crescere e aumentare i posti di lavoro. È quanto emerge dal rapporto GreenItaly 2014, arrivato alla sua quinta edizione.
L’economia verde è un tipo di sviluppo economico che propone delle misure economiche, legislative e tecnologiche per cercare di ridurre il consumo di energia, delle risorse naturali e la produzione di rifiuti, cercando di promuovere uno sviluppo sostenibile. Secondo il rapporto GreenItaly 2014, di Unioncamere e Fondazione Symbola, ben un’impresa su cinque dall’inizio della crisi ha deciso di puntare sulla green economy. Dal 2008, sono 341.500, il 22% delle aziende che hanno deciso di investire sulla tecnologia sostenibile, così da ridurre le emissioni di CO2, i consumi di energia e soprattutto l’impatto ambientale. Un dato che aumenta nel settore manifatturiero arrivando al 33% delle imprese. Il quadro fatto dal rapporto rivela anche che la green economy porta 101 miliardi di euro di valore aggiunto all’economia nazionale, precisamente il 10,2%. Non solo le “vecchie” aziende decidono di puntare sul green, ma anche nuove realtà emergenti. Risulta infatti che nel primo semestre del 2014 sono nate 33.500 start up che hanno puntato su tecnologia e innovazione green. Tanto da risultare il 37,1% del totale di tutte le aziende nate dall’inizio del 2014.
Naturalmente più le imprese vanno bene, più si creano posti di lavoro ed è proprio il risultato ottenuto da quelle aziende che hanno puntato sulla sostenibilità. Risulta infatti che ben 3 milioni di green job sono già occupati, ma è un numero in continua crescita. Nel 2014 si calcola che il 61% della domanda di lavoro arriva da questo settore, tanto che le assunzioni si aggireranno intorno alla cifra di 234 mila. I green job rappresentano il 70% di tutte le assunzioni dei settori di sviluppo e ricerca delle aziende, una percentuale che è cresciuta di quasi nove punti rispetto al dato dell’anno scorso, 61,2%, che comunque non era un numero da sottovalutare.
Non solo le singole aziende puntano al green e alla sostenibilità, risulta infatti che il 78% degli italiani preferisce spendere qualcosa di più pur di avere prodotti e servizi eco-sostenibili. Lo stesso presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, ha dichiarato: << Che la cultura green non sia oggi più soltanto patrimonio di un piccola cerchia di illuminati, ma, al contrario, sia un orientamento che sta progressivamente conquistando gran parte dei nostri connazionali, è dimostrato dalla disponibilità, che quasi 8 italiani su 10 dichiarano, a preferire prodotti eco-sostenibili all’atto dell’acquisto. Un acquisto peraltro oggi sempre più oculato e attento, visto il permanere di una sostanziale crisi dei consumi. Questa semplice constatazione deve ancora di più valorizzare l’atteggiamento seguito dalle nostre imprese, che si rivelano campioni anche nel fare un diverso tipo di made in Italy, in cui il rispetto della nostra tradizione produttiva si sposa indissolubilmente con la tutela dell’ambiente e si coniuga con una idea di business anche eticamente positiva, oltre che vincente >>.
Fonti: Unioncamere, Cliclavoro
@donati_flavia