Trattative, manganelli e omicidi: nessun responsabile, mille verità

I FATTI. Roma, 28 ottobre il Presidente della Repubblica testimonia al processo sulla Trattativa Stato-Mafia. 29 ottobre 2004 la polizia carica contro il corteo dei lavoratori dell’Accaieria di Terni. 31 ottobre la Corte d’Appello di Roma assolve tutti gli imputati del processo per la di Stefano Cucchi.

Napolitano. Il Presidente della Repubblica depone in merito a quegli “indicibili accordi” di cui il suo ex consigliere giuridico Loris D’ambrosio si è detto essere “utile scriba” e racconta la sua verità sugli anni stragisti 92-93 che dilapidando l’Italia, l’hanno messa a ferro e fuoco. Il processo sulla trattativa cerca il nesso tra le stragi e le politiche permissiviste che lo Stato adottò nei confronti di Cosa Nostra. Il papello, gli attentati, la mancata perquisizione del covo di Totò Riina da parte dei carabinieri. Nessun responsabile. Mille verità.

Ast. 600 posti di lavoro, 537 dipendenti che la ThyssenKrupp vuole licenziare. Una vicenda che ha origini lontane da quando Outukumpu (azienda finlandese) acquistò dalla Thiessenkrupp l’Ast. L’azienda finlandese poi dichiarata dall’UE monopolista del settore dell’acciaio inossidabile venne obbligata a rivendere lo stabilimento tant’è che la Thyssenkrupp riacquistò nuovamente l’azienda, annunciando un piano di risanamento. La soluzione converse nella riduzione del ciclo di produzione della laminazione a caldo con la chiusura di uno dei due forni. Strategia volta a coprire il mercato italiano ma ad abbatterlo sul lungo raggio a vantaggio della siderurgia franco-belga gestita da aziende vicine alla ThyssenKrupp (vedi Aparam). Da qui la protesta dei lavoratori a rischio e l’origine dell’inspiegabile carica della polizia che ha manganellato il corteo sceso in piazza. Nessun responsabile. Mille verità.

Stefano. La Corte d’appello di Roma assolve tutti gli imputati al processo sulla morte di Stefano Cucchi. Il ragazzo arrestato per possesso di stupefacenti si spense all’ospedale Sandro Pertini con evidenti segni di colluttazione. Un corpo esanime, cereo, livido lasciato morire a 31 anni. Insufficienza di prove la motivazione addotta dai giudici. La mamma in lacrime: “E’ assurdo – ha ripetuto la mamma di Stefano – Mio figlio è morto dentro quattro mura dello Stato che doveva proteggerlo”. Nessun responsabile. Mille verità.

LE REAZIONI. Napolitano serve lo Stato facendo chiarezza e alcuni parlano di “offesa alle istituzioni”, di “ricatto alla Presidenza della Repubblica”. Evidentemente l’offesa alle vittime delle stragi ed alle loro famiglie per 20 anni di silenzi, omertà e latitanza sul tema da parte delle istituzioni, non ha importanza. Nessun responsabile. Mille verità.
Ast. Landini: “noi siamo stati aggrediti in quella piazza e non abbiamo fatto volutamente niente. Anzi è stato grazie alla intelligenza dei lavoratori e anche nostra che non è successo nulla.” . Matteo Renzi a Rosario Rappa sindacalista colpito nello scontro: “Venga qui, mi faccia vedere i punti in testa. Anzi, li faccia vedere a Delrio che è medico, ah ah ah” ed ancora ” Imperativo morale è chiudere la vicenda”. Delrio: “Faremo chiarezza”. Alfano: “Brutto giorno per tutti. Nessun responsabile. Mille verità.
Stefano. Dopo la lettura della sentenza, alcuni alzano il dito medio contro la famiglia Cucchi. Sindacato di polizia: “Chi diprezza la salute ne paga le conseguenze […] aspettiamo dietrofront di Marino sull’intitolazione di una piazza a Cucchi”. Patrizia Aldrovandi: ” E’ come se Stefano fosse morto senza che ci sia nessuna responsabilità”. Nessun responsabile. Mille Verità.

Fonte: RaiNews, ilsussidiario.it, ilFattoQuotidiano

@FedericaGubinel

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