Rissa all’Eataly romano
Decisamente un brutta vicenda quella che ha avuto luogo ieri, giovedì 30 ottobre, presso il neo colosso della gastronomia italiana con sede a Ostiense, ovvero Eataly.
Protagonisti di questa un cameriere afgano di 25 anni, Sherif Hosseini, un altro cameriere, un cuoco romano, e un addetto alla viglianza. Si può facilmente immaginare che l’unione tra queste persone è caratterizzata da una rissa avvenuta proprio nella giornata di ieri. Ad aprire le danze è stato il giovane cameriere afgano, che ha avviato lo scontro con un suo collega, al quale doveva dare il cambio. Le urla scaturite sono state udite da alcuni clienti, che hanno visto i due azzuffarsi sul pavimento. Tra i soccorritori il patron di Eataly Oscar Farinetti e un cuoco romano, il quale, per fare del bene, ha ricevuto in cambio una coltellata al braccio sinistro e una conseguente grave lesione. Le sorti di un altro soccorritore, ovvero un vigilante, che invece è stato ferito al braccio destro, sono meno gravi. Hosseini comunque non ha tentato di fuggire ed è stato fermato dagli agenti del commissariato Colombo. Tra le voci dei vari dipendenti di Eataly, ascoltate in seguito all’accaduto, sono emerse diverse polemiche nei confronti delle condizioni di lavoro nel colosso di Ostiense: «Siamo sconvolti per quello che è successo, ma è una conseguenza dei ritmi stressanti e delle continue pretese che vengono richieste ai lavoratori. Nel mio reparto nell’ultima settimana si sono licenziate tre persone. Solo pochi mesi fa un lavoratore è morto di infarto ma da quel momento non è stato fatto nulla, neanche messo un punto di primo soccorso. Oggi a medicare lo chef è dovuta intervenire una cliente, medico, che si trovava qui per caso»