Legabasket, esordio vincente del Poz

Ripartita la regular season di legabasket con sedici squadre iscritte, molte novità e tanta incertezza sulle gerarchie al vertice. Favorita d’obbligo l’Armani Jeans Milano, i campioni d’Italia al debutto hanno superato con qualche patema di troppo una Vanoli Cremona (61-68) coriacea è in grado di riaprire un match virtualmente chiuso alla terza sirena con Milano avanti di 14.

Ripartita la regular season di legabasket con sedici squadre iscritte, molte novità e tanta incertezza sulle gerarchie al vertice. Favorita d’obbligo l’Armani Jeans Milano, i campioni d’Italia al debutto hanno superato con qualche patema di troppo una Vanoli Cremona (61-68) coriacea è in grado di riaprire un match virtualmente chiuso alla terza sirena con Milano avanti di 14.

Merito del trio yankee nuovo di zecca con i due folletti Ferguson (14p) e Hayes (11p) e il solido Cameron Clark sugli scudi, mentre Milano si è aggrappata alla vena di Samardo Samuels (22p e 10r) e agli sprazzi offensivi dei neo-acquisti Kleiza (13p) e Ragland (10p) che di sicuro hanno innalzato il talento delle scarpette rosse. Ottima partenza del Banco Sardegna Sassari che al Palaserradimigni regola un’ottima Granarolo Bologna (89-76) dopo due quarti equilibrati e una terza frazione al fulmicotone che ha deciso le sorti del match. Per coach Sacchetti cinque uomini in doppia cifra e un Logan (22p) in gran spolvero, mentre Bologna si consola con l’ottima prova di Allan Ray (19p) e del diciannovenne Fontecchio (12p) a lungo campo e pronto per una stagione da protagonista. Tre i colpi esterni della giornata tra i quali quello dell’attesissima Grissin Bon Reggio Emilia che ha espugnato il PalaTrento della neopromossa Dolomiti Energia (69-78) grazie al trio delle meraviglie Kaukenas (21p) Kristofz Lavrinovic (13p) Drake Diener (17p) che nel secondo quarto hanno inferto il colpo decisivo all’entusiasmo della banda di coach Massimo Buscaglia che ha avuto comunque il merito di non gettare la spugna nel secondo tempo grazie a un superlativo Tony Mitchell (26p)e All’ala forte Davide Pascolo (15p) ottimo prospetto Made in Italy che Pianigiani sicuramente terrà d’occhio.

Colpo esterno anche della Moretti Band pistoiese che viola il PalaFantozzi dell’altra neopromossa Capo d’Orlando (71-74) con un organico nuovo di zecca e quattro nuovi americani a cui si aggiunge l’ottimo Daniele Cinciarini (13p) in cabina di regia e la vecchia conoscenza Linton Johnson autore di una doppia-doppia (16p e 10r) e ottimamente supportato sotto le plance da C.J. Williams (14p e 7r). Capo d’Orlando si affida ai vecchietti d’autore con Basile, Soragna, Pecile e Nicevic la cui esperienza potrà essere di grande aiuto in chiave salvezza, a cui si sommano i talenti di Archie (16p) e Burgess (11p) acerbi, ma in grado di cambiare ritmo con le loro accelerazion. L’ultimo colpo esterno è quello dell’Umana Venezia di Charlie Recalcati che prevale su Avellino (71-76) grazie alla determinazione di Viggiano (15p) e Goss(12p) esperti e solidi, in grado di gestire il finale con i giusti ritmi, mentre Avellino si è persa per strada dopo un ottimo avvio, Vitucci dovrà lavorare da un lato per amalgamare i talenti di Anosikee (12p) e Banks (15p) e dall’altro per proteggere dai falli i due lunghi Trasolini e Harper giovani e imberbi al cospetto didue volpi come Thomas Ress e Ortner. Partenza sprint anche per Brindisi che annienta Pesaro (92-56)in una gara senza storia, finita dopo meno di un quarto d’ora. Difficile capire i meriti o demeriti di entrambi, ma di sicuro coach Dell’Agnello avrà anche quest’anno il suo bel da fare per raggiungere l’agognata salvezza. Piero Bucchi che rilancia le credenziali del giocattolo Enel che pur avendo perso notevoli individualità ha pescato bene nel mazzo traghettando sotto il sole di Puglia le vecchie conoscenze James Mays e Elston Turner che di sicuro non hanno bisogno di presentazioni.

Tutta da scoprire la nuova Acea Roma, in parte rinnovata dagli innesti di Triche in regia e De Zeuuw sotto le plance a cui si aggiungono i chili dell’ex Pistoia Kyle Gibson (21p) e la solidità a rimbalzo di Morgan Jordan (12p e 10r). Gli uomini di Dal Monte hanno superato agevolmente Caserta (75-62) che sembra meno attrezzata dello scorso anno nonostante i confermati Scott (18p) e Moore, i sempreverdi Michelori e Mordente e il neo innesto Frank Gaines (24p), manca un pò profondità nelle rotazioni e l’età media a disposizione di coach Molin di certo non aiuta. Per chiudere il match clou della prima giornata era senza dubbio quello di Masnago, il derby lombardo tra Varese e Cantù che ha visto l’esordio in panchina, coronato da una sontuosa vittoria (93-84) del mitico Poz, alias GianMarco Pozzecco a cui è stata tributata una standing-ovation che sa tanto di vecchio basket, quello dei miti e della storia. Un esordio col botto con Cantù annichilita nel terzo quarto e un gradito ritorno di Yakhouba Diawara (28p) autore di una prestazione maiuscola e in sintonia con i dettami agonistici del Poz che farà della rapidità di esecuzione e della reattività in campo aperto i suoi credo cestistici fondanti. Sacripanti non ha a disposizione la corazzata degli scorsi anni anche se una valutazione attendibile è ancora prematura, ma Odom Johnson (22p) e il figliol prodigo Eric Williams (9p e 6r) uniti alla mano calda James Feldeine lasciano intravedere dei grandi margini di miglioramento mentre Varese sembra un mix perfetto tra talento fisico e grande imprevedibilità, il tempo ci dirà se il Poz sarà in grado di stupirci anche stavolta. Si riparte con Milano-Trento, Sassari a Pistoia e l’attesissima Venezia Roma entrambe lanciate a mantenere la vetta.

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