Giornalisti tremate! Il ddl Loch Ness è tornato. Si vaneggia ancora di più? No, si parla semplicemente del disegno di legge sulla stampa, coniato simpaticamente da Maurizio Gasparri per la sua caratteristica effimera.

Dopo un anno passato nell’oblio, l’opzione del bavaglio sulla stampa è rispuntata al Senato e, questa volta, il suo bersaglio più succulento è rappresentato dalle miriadi di testate online. Obbligo di rettifica immediata (entro due giorni dalla notifica) e di cancellare tutto quello che sia giudicato diffamatorio: questi i punti salienti del ddl. Se questi tempi non vengono rispettati, il giudice può infliggere al direttore, o al vicedirettore responsabile della testata, una sanzione amministrativa pari a 10 mila euro ma anche fino a 50 mila e la sospensione dall’ordine per sei mesi. Il testo, già votato alla Camera, è giunto in aula giovedì 9 ottobre; ma se ne riparlerà definitavamente tra due settimane.

Twitter @IlariaPetta

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