Apple: cos’è successo con l’album degli U2
Il 9 settembre è stato il giorno tanto atteso per la presentazione del nuovo iPhone 6. Anzi i nuovi iPhone 6, perché come avrete sentito l’ultimo smartphone di casa Apple sarà disponibile in due versioni: iPhone 6 e iPhone 6 plus, con schermo rispettivamente da 4,7 e 5,5 pollici.
In Italia verrà messo in vendita il 26 settembre, e come sempre avrà un prezzo più alto del resto d’Europa. Ma la notizia stavolta è un’altra. Ovvero che il giorno stesso del keynote di presentazione, nel giro di pochi minuti, tutti gli utenti iTunes si sono ritrovati nella propria libreria l’ultimo album della band di Bono Vox e compagni. Una gigantesca trovata commerciale, i meriti della quale vanno tutti a Guy Oseray, manager storico di Madonna e ora nuovo manager della band dopo il ritiro di Paul McGuinness, il “quinto U2” che aveva seguito il gruppo irlandese fin dagli esordi. Songs of Innocence, questo il nome della loro ultima fatica, è stato reso disponibile gratuitamente per milioni di persone all’interno della nuvola di iTunes (il sistema Cloud). Che gli utenti lo volessero o meno. Ecco, il problema sembra essere stato proprio questo: che molti utenti non lo volevano. O perlomeno non senza essere stati neppure avvisati. E di fronte alla difficoltà di farlo scomparire dalla loro libreria sono andati su tutte le furie. Così per qualche giorno in rete sono imperversate le polemiche: chi si è scagliato contro la politica poco democratica della Apple, chi contro la band, chi pensava che qualcuno gli avesse hackerato l’account e non sapeva neppure chi fossero gli U2 (al punto da far nascere un tumblr: who is U2?).
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La storia si è conclusa qualche giorno fa, quando l’azienda di Cupertino ha deciso di arrendersi e pubblicare una pagina guida per eliminare definitivamente il disco degli U2 dalla propria libreria (naturalmente qualora lo si desideri). Si può parlare di fallimento per il brand come per la band? Forse. Ma oltre al fatto che stando a quanto dichiara il New York Times gli U2 sarebbero stati pagati intono ai 100 milioni di dollari per l’esclusiva, secondo le stime sembra che in poco tempo il disco sia stato scaricato da circa 2 milioni di persone. Una piccola cifra in confronto ai 500 milioni di account su cui è stato reso disponibile, ma di sicuro una grande spinta in termini di visibilità. «Ha funzionato o no?» si chiede Oseray. «Tutti avranno un loro punto di vista sulla questione. Io sono contento che ci sia molta più gente ad ascoltare il disco». Ecco appunto, ma il nuovo album degli U2 com’è?