Elezioni 2013: il confronto su Sky Tg 24
L’8 febbraio tutti sintonizzati su Sky tg 24. La rete satellitare si è prenotata per il confronto tra i maggiori favoriti alle prossime elezioni politiche: Monti, Berlusconi e Bersani.
Se fino ad ora abbiamo assistito ad approfondimenti politici “personalizzati”, con interviste e dibattiti tradizionali, esemplare l’ultima apparizione di Berlusconi da Santoro, adesso si dà spazio al così soprannominato “confronto all’americana”. Due, nel nostro caso tre, leader, un giornalista e lo stesso tempo concesso per rispondere. Un modello stile quiz show che agli italiani piace sempre più, come testimonia l’alto share ottenuto dal confronto tra i cinque candidati alle primarie del Partito Democratico, serata organizzata sempre dal canale d’informazione Sky.
Il direttore della rete, Sarah Varetto, ha già annunciato la disponibilità da parte dei tre leader dei principali schieramenti: «sia Berlusconi che Monti e Bersani hanno accettato il confronto durante le interviste che Semprini ha fatto nei giorni scorsi. Noi puntiamo a realizzare il confronto con tutti e tre l’8 febbraio, vogliamo creare un evento riprendendo l’esperienza di quanto fatto per le primarie. Abbiamo mandato l’invito per l’8, ma tenuto conto dei tanti impegni di tutti, cercheremo una data che consenta di averli insieme». Ma cos’ha in più il confronto all’americana rispetto ai classici interventi faccia a faccia? Sicuramente una maggiore sobrietà, le risposte di ciascun candidato sono secche, compiute e non danno spazio all’infinito “botta e risposta” a cui purtroppo siamo abituati. Non vince chi ha la voce più grossa o ha l’ultima parola, ma ognuno ha la stessa possibilità di esporre il proprio programma politico. La televisione è sempre stata lo strumento più efficace durante una campagna politica. Berlusconi, in particolar modo, è riuscito a diffondere la propria immagine in qualsiasi rete evitando saggiamente confronti diretti, mentre i leader di sinistra hanno preferito rivolgersi direttamente alla gente, dritti verso il possibile elettore.
Solo durante la campagna del 2006, con un caso di bipolarismo più accentuato, si è cominciato a parlare di “duello” politico all’americana. La Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai aveva approvato un regolamento di esecuzione della legge sulla par condicio che prevedeva due dibattiti tra Silvio Berlusconi e Romani Prodi, che suggerì d’ispirarsi al confronto tra George W. Bush e John Kerry. Anche allora Sky Tg 24, che aveva permesso agli stessi telespettatori di sostenere la proposta “Chiedi il confronto”, si era offerta di ospitare i due leader. Il rifiuto di Berlusconi ha però fatto cadere questa possibilità, lasciando alla Rai l’organizzazione dell’evento. Clemente Mimun arbitrava le domande dei giornalisti Marcello Sorgi e Roberto Napoletano, lasciando 30 secondi di tempo alle risposte dei leader. Sedici milioni di spettatori seguirono questo primo duello, costellato da qualche violazione. Nel 2008, ancora una volta per il rifiuto di Berlusconi, il confronto con Veltroni cadde a favore di una campagna elettorale di stampo classico. Le ultime primarie del centrosinistra hanno svelato le modalità del confronto politico 2013, il più atteso. Non resta che goderci lo spettacolo.