Palacio rilancia l’Inter, Pescara battuto

354122Dopo le magre figure delle ultime giornate ed il misero bottino di punti racimolato, per l’Inter di Stramaccioni, alle prese con il Pescara, contava solo vincere ed il 2-0 finale non può che soddisfare. Vero è che non sarà la modesta formazione abruzzese a dirci se e come l’Inter sia guarita

, difficile trarre conclusioni quando a sfidarsi sono campioni affermati contro volenterosi mestieranti, tuttavia qualche buon segno è effettivamente arrivato. Sopra le righe, come spesso è accaduto in stagione, il talento sudamericano di Palacio, l’ex giocatore del Boca si è rivelato immarcabile per tutto il match, facendo letteralmente impazzire i centrali pescaresi. Molto buona anche la prestazione di Guarin, abile collante fra centrocampo ed attacco, e più che dignitoso l’esordio del giovane Benassi, a suo agio nello scomodo ruolo di perno del centrocampo. Stramaccioni ha dovuto affrontare il Pescara con una difesa rabberciata a causa delle assenze, preferendo, per ragioni d’equilibrio tattico, non azzardare il tridente. Bergodi, invece, ha puntato sull’imprevedibilità presunta di Celik e Jonathas, affidando la difesa all’esperienza di Terlizzi. La partita, che ha visto Handanovic inoperoso e spettatore aggiunto, è stata una sorta di monologo nerazzurro, bravi Cassano e Palacio nel giocare fra gli spazi, finalmente positivo e propositivo Pereira. A sbloccare il risultato, al trentunesimo del primo tempo, è stata la gran giocata di Palacio, abile a bruciare Terlizzi ed a battere il pur bravo Perin. Il raddoppio, invece, è arrivato nella ripresa, con il solito argentino protagonista e con Guarin finalizzatore, per un 2-0 che non sarà più ritoccato, ma che non rende pienamente l’idea sulla differenza che ieri vi è stata fra le due squadre. Stramaccioni incassa con moderata soddisfazione tre punti che sono puro ossigeno per la sua squadra e per sé stesso, almeno in considerazione delle acidule battute rilasciate in settimana dal presidente Moratti che spesso fungono da preludio al cambiamento, per il Pescara, invece, una battuta d’arresto preventivabile e che non ridimensiona i sogni di salvezza.

Nell’altro match di giornata grande prestazione del Bologna di Pioli che annichilisce il Chievo con un perentorio 4-0. Nel capoluogo emiliano si è vissuto il grande ritorno al goal di Alberto Gilardino, autore di una splendida doppietta preceduta dalla rete di Kone. Il 4-0 è stata opera di Gabbiadini, per nulla distratto dalle voci di mercato che vedono la Juve sulle sue tracce. Di tutt’altro tenore la prova del Chievo, la squadra di Corini è parsa spenta sin dall’inizio, trovando qualche sussulto solo nel finale con l’ingresso di Paloschi.

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