Sara resta Fognini va a casa
Al giro di boa I big sono ancora tutti presenti. Partita memorabile di Sara Errani e match da dimenticare al più presto di Fabio Fognini. Il passaggio del secondo turno per gli italiani è positivo solo per metà. Gli ottimi risultati di Sara e Flavia Pennetta vengono compensati dalle brutte prestazioni di Fognini-Seppi-Lorenzi e Bolelli.
Solo l’ultimo del quartetto è davvero incolpevole perchè solo dopo aver portato Robredo al 5° set e realizzato la sua rimonta ha abbassato le armi. Fuori purtoppo Robertina Vinci battuta però da un’ottima Shuai Peng. Procedono la marcia nel frattempo Federer, decisamente agevolmente, Berdych invece più faticosamente. Bene Dimitrov, Monfils o ovviamente Djokovic e Murray. Nel tabellone femminile nessun problema per Sharapova e Jankovic.Fuori inaspettamente Halep che ha ceduto il passo a Lucic-Baroni e Kerber piegata dalla Bencic. Inaspettata sconfitta di Ana Ivanovic ad opera della ceca Karolina Pliskova (7.5, 6-4) Gulbis sconfitto in 5 set da Thiem.
Mentre Fognini spaccava e frantumava racchette davanti agli occhi del suo avversario il francese Mannarino, numero 89 del mondo, il punteggio e l’atteggiamento già decretavano l’insuccesso del ligure. Alla fine è stato 6-3, 6-4, 6-1. E quandoLorenzi si arrendeva a un altro francese. Richard Gasquet, la Errani compiva l’impresa. A casa dell’americana Venus Williams ha dato prova di grinta e determinazione. Una partita dall’andamento al femminile lo esprime il punteggio: prima 6-0, poi 0-6 e al termine 7-6 al tie break. Andamento schizzofrenico prima di approdare a un terzo set durissimo, ma molto equilibrato. Gli ultimi scambi sono assolutamente da rivedere. Sara, un pò stizzita da un pubblico di parte al quale a volte si è rivolta con non troppo garbo, ha esaltato le sue doti da lottatrice e risposto ai violenti colpi di una Venus discretamente in palla. Apnea per gli ultimi due scambi che hanno definito il passaggio del turno dopo 2 ore esatte di gioco.
Finezze a bizzeffe di Roger Federer contro Sam Groth, australiano votato al gioco a rete, battuto con un triplo 6-4. Giornata di grazia per I lob svizzeri, ce ne sono un paio che meriterebbero di essere rivisti dagli allievi di scuole di tennis. Un Federer quadrato che rispondeva alla bella prova dell’avversario più pericoloso del torneo, nel giorno precedente, il numero Uno Atp, Novak Djokovic, si era divertito alle spalle di Paul-Henry Mathieu. Tra prime di servizio, ace e realizzazioni nessuna fatica per il serbo che ora se la vedrà con il giocatore di casa, Sam Querrey. Secco risultato anche per Andy Murray che ha avuto la meglio in 3 set contro il tedesco Matthias Bachinger. Lo scozzese ha vinto 6-3 6-3 6-4 dopo un’ora e 45 minuti senza risentire dei problemi fisici accusati contro l’olandese Robin Hasse.
E’ l’Open dei francesi, forse Mannarino non incontrerà un altro Fognini sulla strada e Gasquet perderà concentrazione, ma Tsonfga e Monfils fanno sul serio. L’acrobatico Gael ha infiammato il pubblico al con uno schiaffo in salto spaventoso al secondo game del secondo set, colpo che da solo valeva il biglietto e Tsonga, fresco vincitore di Toronto, con il suo stato di forma fa ben sperare per essere fra i candidati alle fasi finali.
Match di secondo turno agevole per il bulgaro Dimitrov, il solito giovane più atteso erede del tennis di un certo stile, che ha strapazzato l’israeliano Sela piegato con score di 6-1 6-2 6-2. Il più riposato della giornata è Ferrer che passa senza giocare per ritiro dell’avversario, l’australiano Tomic (67). Masha ha eliminato la Lisicki, 40 minuti per il primo set vinto 6 a 2. Sabine non è riuscita a opporsi alla russa, troppo grintosa la siberiana che ha appofittato della brutta prova della tedesca che non ha mai colto occasioni dettate da I numerosi doppi falli realizzati da Maria piuttosto gratuitamente. Era stata anche capace di brekkarla al secondo set e di mettere la testa davanti e andare sul 3 a 1, ma poi è stato 6-4 al secondo set e sotto la prossima per Maria.
Potrebbe essere la serba Jelena Jankovic che ha battuto in scioltezza la svedese Johanna Larsson. Avanti, almeno per ora, la Wozniaki che ha mandato a casa la Petkovic, stessa sorte per la Cornet cacciata dalla Safarova dopo un match decisamente equilibrato. La distruttrice Williams intanto non lascia niente al caso: solo 56 minuti per abbattere la connazionale King. Prova a emularla la Kvitova che con la sua connazionale ceca, Petra Cetkoska, si prende la gara con punteggio 6-2, 6-0. Mette tutti d’accordo la giovanissima Bouchard e fa ben sperare l’Azarenka, che muove bene I primo passi al rientro dall’infortunio.