Il Napoli si suicida a Bilbao
Il Napoli rimedia una pesante sconfitta per 3-1 a Bilbao contro l’Athletic, e non riesce pertanto a qualificarsi alla fase a gironi della Champions League. Al Nuevo San Mames si partiva dall’1-1 dell’andata, risultato che costringeva il Napoli a vincere o a pareggiare con gol per passare il turno. Benitez opera due cambi rispetto a una settimana fa, Mertens per Insigne e Ghoulam per Britos.
Come all’andata il Napoli cerca subito il vantaggio, ma finisce progressivamente per cedere campo ai padroni di casa, trascinati da uno stadio strapieno.
Ad inizio ripresa Hamsik, nel suo unico guizzo di serata, trova di sinistro il gol. Il Napoli a questo punto è in una condizione di totale vantaggio, ma riesce incredibilmente a complicarsi la vita da solo. {ads1} Al 61’ la difesa partenopea si perde Aduriz sugli sviluppi di un corner, il centravanti basco ringrazia e pareggia i conti. Ma il peggio deve ancora venire. Passano otto minuti e un’incomprensione tra Albiol e il portiere Rafael permette al solito Aduriz di segnare a porta vuota il 2-1. Il Napoli a questo punto si è già completamente disunito, e dopo cinque minuti l’Athletic sferra il colpo di grazia. Altro movimento da censura per la difesa del Napoli che vedendo Aduriz in fuorigioco si ferma e si dimentica di Ibai Gomez. Risultato, l’esterno avversario la prende alle spalle e insacca il definitivo 3-1. Malgrado gli ingressi di Insigne e Zapata gli assalti finali risultano infruttuosi. Finisce 3-1, la Champions League tornerà di scena a Bilbao, dove mancava dalla stagione ’98-’99, mentre dalle parti del San Paolo dovranno accontentarsi della musichetta dell’Europa League.
Diversi sono i motivi che hanno portato all’eliminazione. Il primo è la forza dell’avversario, l’Athletic è arrivato quarto nella Liga, un campionato a oggi molto più competitivo di quello italiano. Poi ci sono gli strascichi del Mondiale, al quale non ha preso parte nessun basco a fronte di diversi napoletani, e soprattutto le autolesioniste scelte di mercato. Inspiegabile il perché il Napoli sia stato così remissivo in questa off-season, e lo è ancor di più il fatto che un tecnico del rango di Benitez (almeno a parole) stia avallando tutto ciò. L’eliminazione precoce costerà inoltre la perdita di svariati milioni, e quindi è probabile che da qui alla fine acquisti pesanti non ce ne saranno. La stagione inizia male, e si dovrà lavorare molto per far rientrare l’allarme.
Il calcio italiano ai sorteggi di oggi a Montecarlo si ritrova quindi con due sole squadre, la Juventus in seconda fascia e la Roma in quarta. Per entrambe è possibile un girone di ferro, poi la Juve parte decisamente meglio, pur non essendo affatto immune da brutte sorprese. Sia per la Juve che per la Roma però, l’eliminazione del Napoli vuol dire tanti soldi in più, dovendo dividere per due e non per tre i soldi derivanti dal market pool (diritti tv più merchandising) della UEFA. Al Napoli resta invece l’Europa League, in compagnia di Fiorentina, Inter (salvo cataclismi) e forse del Torino, chiamato a battere in casa l’RNK Spalato.