Il Restitution Day del M5S
Sono noti per situazioni eclatanti, rituali, esagerate. Tanto che a volte ci si chiede quanta utilità abbiano certi gesti, quanto populismo rischi di propagarsi in questa frenesia livellante dai risvolti non sempre chiari, dai contorni un po’ mistici. Eppure stavolta tocca dare a Cesare quel che è di Cesare: l’hanno chiamato Restitution Day, ed è il giorno – quello di ieri – in cui i 15 deputati regionali del Movimento 5 Stelle hanno restituito le somme ricevute come indennità parlamentari.
Palermo. 52.380 euro, che corrispondono a 2.500 euro cadauno più i rimborsi spese per le attività, non un euro di più. Tutto il resto, 123.495 euro, pari al 70% dello stipendio, l’hanno restituito al conto dell’Ars, l’Assemblea Regionale Siciliana.”Avevamo detto che avremmo preso 2500 euro più le spese certificate” – ha ricordato Cancellieri – “Questo mese mi è stato accreditato uno stipendio 11 mila 725 mila euro comprese indennità di funzione e diaria. Ecco, io ho una lancia Delta, ho fatto i calcoli con la tabella Aci e sulla base della distanza da casa mia a Caltanissetta fino a piazza Indipendenza 1 a Palermo. Ho maturato circa 400 euro di rimborsi. A questi aggiungete 230 di Bed & breakfast visto che ancora non ho trovato casa. Quindi il calcolo è fatto 2500 euro più 700 di rimborsi, ho restituito 8 mila 515, 60 centesimi” ha poi concluso, numeri alla mano. Un’azione emblematica, di certo un’epifania politica destinata a far parlare molto. E anche uno smacco spudorato, ammettiamolo, a quella classe politica che si è resa protagonista, negli ultimi mesi, di truffe, sprechi e appropriazioni indebite. Smacco che, in campagna elettorale, se non fa cascare castelli, quantomeno fa tremare, e forte, le mura: “È immorale portare a casa cifre intorno a 15.000 euro al mese, in un momento di crisi economica come quello attuale”, ha incalzato ancora Cancellieri, parlando di impronta etica da dare all’attività politica. I soldi poi, puntualizzano, non devono andare via dalla Sicilia, e per questo il ricavato dalla restituzione sarà accantonato, assicurano, “fino alla creazione di un fondo per il microcredito alle microimprese che sarà gestito direttamente dall’assessorato regionale alle attività produttive”.
L’affondo del M5S è notevole, tanto che sono stati lanciati appelli (leggi: sfide) agli altri deputati perchè facciano lo stesso: “Le buone pratiche – ha detto sempre il portavoce Cancelleri – spesso tracciano una nuova strada e sono convinto che anche altri nostri colleghi per spirito di emulazione potranno imitarci. Ovviamente non vogliamo denigrare nessuno che non segue la nostra stessa via ma noi vogliamo soltanto dare il nostro contributo a quello che e’ stato il nostro cavallo di battaglia in campagna elettorale, riportare moralita’ in politica con un contributo che fosse giusto per i tempi che stiamo vivendo”. Durante la conferenza stampa organizzata all’Ars per presentare l’iniziativa, son stati anche svelati, in parte, gli intenti per le politiche, con un mega tour in 80 città italiane con Beppe Grillo che toccherà anche la Sicilia. Non c’è che dire: la traversata dello stretto, al di là della sua utilità reale, ha portato bene.