Un’occupazione a 4 stelle

<<L’albergo è la loro casa. Le stanze si sono trasformate. Adesso uomini, donne e bambini da tutto il mondo le abitano>>. Quando la narrazione si spinge oltre le logiche immediate della comunicazione di massa, l’obiettivo fotografico apre un varco oltre l’apparenza.

Il racconto dei vissuti umani che si incontrano in un determinato spazio diventa allora qualcosa di più: un’occasione di conoscenza, complessità e, finalmente, di condivisione. E questo è ciò che avviene in 4 Stelle Hotel, l’innovativo web-doc che sarà on-line nel mese di Ottobre.
<<Un Hotel che chiude è la crisi di diverse famiglie. Uno spazio occupato è la speranza di molte di più>>. L’hotel in questione è l’ Eurostars Roma Congress Hotel su via Prenestina 944/c, a circa un chilometro dal GRA; la crisi è quella che nel Dicembre del 2011 ha portato in strada gli ex dipendenti, a manifestare per la chiusura dell’esercizio decisa dalla famosa catena spagnola che gestisce alberghi in tutta Europa. Dal 6 Dicembre 2012 circa 500 persone provenienti da tutto il mondo vivono in quello stesso edificio, occupato con l’aiuto dei Blocchi Precari Metropolitani, movimento romano per il diritto all’abitare che ha portato all’interno dello stabile abbandonato più di 200 famiglie. Da quel giorno, all’interno della struttura alberghiera dismessa, gli occupanti hanno costruito una comunità multietnica dove le stanze sono state trasformate in appartamenti e le sale business al piano terra sono diventate cucine condivise: tutti i locali sono stati sottratti all’usura, alla sporcizia e all’abbandono, dando vita ad un’opportunità di convivenza, incontro e scontro fra culture diverse e lontane.
Un esperimento allora, ed una realtà oggi; una dimostrazione di come la lotta per il diritto all’abitare possa concretizzarsi nella affermazione del primario diritto all’esistenza. Un esperimento anche raccontare tutto questo nella sua complessità, quasi una sfida, nell’anno caldo e problematico delle manifestazioni di piazza dei movimenti, della Roma meticcia, degli arresti e degli sgomberi che minacciano le oltre 10.000 persone che solo nella capitale vivono in una situazione di occupazione abitativa, quando persino l’ UNHCR ha espresso disappunto per le gravi ripercussioni che l’applicazione del Piano Casa potrebbe avere sulla vita di migliaia di rifugiati presenti in Italia. L’art. 5 del suddetto decreto, operativo dal 28 marzo, stabilisce infatti che <<chiunque occupa abusivamente un immobile senza titolo non può chiedere la residenza né l’allacciamento a pubblici servizi in relazione all’immobile medesimo e gli atti emessi in violazione di tale divieto sono nulli a tutti gli effetti di legge>>. Il concetto giuridico di residenza è contenuto nell’art. 43 del codice civile il quale dispone  che <<il domicilio di una persona è nel luogo in cui ha stabilito la sede dei suoi affari e interessi. La residenza è nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale>>. La residenza, quindi, non solo rappresenta una sorta di diritto di affermazione dell’esistenza, ai fini di tutte le rilevazioni statistiche e all’imputazione delle imposte; essa è soprattutto requisito fondamentale dell’esercizio dei diritti politici e diritti fondamentali legati all’assistenza sanitaria, al lavoro e all’istruzione.  Occupare uno stabile disabitato o abbandonato significa aprire un varco, creare dal niente una possibilità; e se il mezzo è illegale, negare questo diritto è ancor più dannoso.

Contemporaneamente ad una politica che non solo non risolve un problema ormai capillare, ma ne complica le dinamiche con strumenti legislativi che insidiano la dignità umana,  quello che 4 Stelle Hotel racconta è un modello pragmatico, un’ esigenza soddisfatta , un’ occasione di spazio vivibile. Uno spaccato di vita reale, semplice nella sua quotidianità, eccezionale nella sua portata: <<Una giornata ordinaria in un luogo straordinario>> . Ed innovativa è stata soprattutto la scelta di  raccogliere ed assemblare video, testi, foto, dialoghi, suoni, musiche e testimonianze  in forma di documentario cross-mediale ed interattivo, fruibile gratuitamente dagli utenti, attraverso una navigazione attiva, selettiva ed approfondita. Un lavoro di due anni portato avanti con passione da Paolo Palermo e Valerio Muscella, con la produzione di Fabio Ragazzo e il supporto di Paz – Produzioni Audiovisive Zavattini – , dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico e di Kinesis Film. Sperimentale  anche la scelta della programmazione Html 5 e dell’interfaccia grafica, con la collaborazione del web-designer Martino Bresin.
A questo punto, per navigare attraverso le stanze dell’ Hotel e conoscerne le storie è necessario aspettare ancora un paio di mesi, ma nel frattempo è possibile coglierne qualche instantanea e seguirne le anticipazioni direttamente sulla pagina Facebook.

 

Twitter: @AriannaFraccon

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