Higuain salva il Napoli, per ora

Un mezzo passo falso. Senza tanti giri di parole si può riassumere così, in chiave Napoli, l’andata del preliminare di Champions League. Sul campo l’Athletic Bilbao ha confermato tutti i timori post-sorteggio, dimostrandosi una squadra solida, ben organizzata e in salute. Del resto è pur sempre arrivato quarto in un campionato comprendente le due finaliste di Champions League, il Barcellona, la vincente e una semifinalista dell’Europa League. E, a differenza del Napoli, non aveva dato un singolo giocatore al Mondiale brasiliano.

L’inizio del Napoli non è malvagio, Hamsik sciupa un paio di occasioni e la squadra sembra girare. L’Athletic però resiste, e col passare dei minuti prende il comando del gioco. Dopo un paio di situazioni pericolose, gli uomini di Valverde passano in vantaggio al 41’ grazie al gol di Iker Muniain, ben imbeccato da De Marcos.{ads1} Nella ripresa Benitez prova a dare la scossa inserendo Mertens per il negativo Insigne. Il belga risulterà, come spesso accade, uno dei migliori. In ogni caso, l’uomo della svolta è Gonzalo Higuain, che al 68’ si inventa un gol da attaccante di razza, portando il Napoli al pareggio.  A questo punto il Napoli prova a vincerla, Callejon e Michu sprecano due occasioni colossali, il primo calciando fuori a tu per tu con Iraizoz, il secondo passando incomprensibilmente la palla anziché tirare. Lo stesso portiere basco poi si esalta su un destro a giro di Mertens e su un tiro a botta sicura di Higuain, imbeccato sempre dal belga.

Finisce 1-1, risultato che non accontenta il Napoli, costretto ora a vincere, o a pareggiare con tanti gol al “Nuevo San Mames” per qualificarsi alla fase a gironi. Mancare l’obiettivo vorrebbe dire un bagno di sangue per le casse partenopee, e probabilmente  significherebbe un mercato dal basso profilo da qui alla fine. Non che finora sia stato esaltante, anzi. Immobilismo è il termine giusto per definire l’off-season del Napoli, che ha acquistato Michu e Koulibaly, più De Guzman in arrivo, cedendo Bherami e Fernandez. E nella fondamentale gara di ieri Benitez è stato costretto a ricorrere al redivivo Gargano, dopo anni di prestiti in giro per l’Italia, e addirittura a Britos come terzino sinistro. Benitez stesso non è totalmente esente da colpe, incomprensibile la rinuncia a Mertens per un Insigne abulico e nervoso. Dopo i fasti pescaresi, sia al Napoli che in Nazionale il talento napoletano non si è mai ripetuto a quei livelli. Dovesse toppare anche questa stagione sarebbe quasi lecito pensare che l’anomalia stia nel campionato giocato in riva all’Adriatico piuttosto che nelle successive annate. In più fa discutere l’eccessivo nervosismo, e non è la prima volta, con cui reagisce ai fischi dei tifosi.

Tra una settimana in Spagna ci sarà la gara di ritorno, non sarà facile, ma il Napoli ha mostrato di potercela fare. Dovrà ripartire dalle sue certezze, e in primo luogo da Gonzalo Higuain, lui si che ieri sera aveva la faccia giusta. Quella delle grandi notti di Champions. 

 

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