Berlino in delirio celebra i suoi campioni

Berlino – È trascorso un quarto di secolo dall’ultimo trionfo mondiale su un terreno di calcio. Allora era stata l’Argentina di Maradona, il più grande giocatore di tutti i tempi, a farne le spese; oggi, quella di chi fino a qualche giorno fa si credeva potesse esserne l’erede: Lionel Messi.

Ma vincere poi il quarto titolo in quella che è ormai unanimemente considerata la patria del calcio, ha significato lasciare un segno tremendamente forte nello sport più seguito del pianeta. Per tutto questo nel giorno del rientro in patria, Berlino e la Germania intera accolgono generose, festanti, i loro eroi, scatenando una gioia dall’interminabile incubazione.

La squadra è atterrata con poco più di un’ora di ritardo nel contenuto aeroporto di Tegel, dove schierati, ad attendere i suoi beniamini migliaia di tifosi in delirio: presagio di una grande marcia celebrativa, compiuta per le enormi strade della capitale, simbolo di resurrezione dopo il devastante conflitto bellico che l’aveva rasa al suolo. Con in mano il trofeo dorato il capitano Phlip Lahm è stato il primo ad uscire dall’aereo mentre un coro cantava ‘Football’s Coming Home’, ovvero il calcio sta tornando a casa; a seguire lo stoico Bastian Schweinsteiger, fiero di esibire la benda che protegge lo zigomo ferito in battaglia e di essere avviluppato nei colori della bandiera tedesca. Infine non passa inosservata l’eleganza misurata dell’allenatore Loew che dopo aver ricordato ai microfoni quanto lungo e faticoso è stato il cammino che li ha portati al traguardo, rivolgendosi ai numerosi sostenitori ha detto:« Senza di voi non staremmo qui oggi. Siamo tutti campioni del mondo!». Come preteso dal rito la squadra ha sfilato sopra un pullman scoperto ed i giocatori sebbene provati dalla stanchezza del viaggio hanno continuato la loro festa con indosso delle nere magliette su cui era stampato in bianco e rosso il numero uno.

 

Il culmine di questo roboante spettacolo è stato sotto la maestosa porta di Brandeburgo dove già alle prime ore del mattino, trepidanti, campeggiavano diverse migliaia di persone. Anche il sindaco Klaus Wowereit ha voluto manifestare la sua enorme soddisfazione e gioia; infine sopra il palco provvisto di megaschermo i campioni del mondo hanno salutato una folla ricolma di entusiasmo, materializzatosi nel colore nero rosso e giallo delle innumerevoli bandiere che riempivano l’aria sotto lo scintillio di un bellissimo giorno d’estate.

 

 

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