Il progetto di Franceschini: un Museo Nazionale del Cinema Italiano a Roma
Il ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini ha dichiarato di voler edificare un Museo Nazionale del Cinema Italiano a Roma. Il suo obiettivo è quello di rilanciare sia gli studi di Cincittà che la storia del cinema italiano, per avvicinare giovani e turisti alla scoperta di questo patrimonio italiano.
Dopo l’anniversario di Cinecittà, culla del cinema italiano, arriva un’altra occasione per celebrare il patrimonio cinematografico che ci viene riconosciuto anche all’estero: la futura apertura del primo Museo Nazionale del Cinema Italiano. Il ministro dei Beni culturali e del Turismo ha annunciato che con i pochi fondi a disposizione è in cantiere il progetto di edificare questo “mausoleo”, dove poter ripercorrere la storia del cinema italiano attraverso aree multimediali, oggetti dei set di alcuni film storici, fotografie e pellicole antiche. Il museo dovrebbe sorgere all’interno degli studios di Cinecittà, luogo che già di per se evoca ricordi dei colossi del cinema girati al suo interno come “La Dolce Vita” di Fellini. Così la piccola Hollywood italiana, fondata da Mussolini nel 1937 per rilanciare il cinema italiano nel mondo, acquisterà un senso maggiore di celebrazione oltre che di produttività essendo ancora degli studi in piena funzione.
Il Ministro Franceschini ha dichiarato l’intenzione della realizzazione del Museo Nazionale del Cinema Italiano in un luogo altrettanto celebrativo: al Complesso Vittoriano che ospita dal 4 luglio al 21 settembre la mostra “Luce – L’immaginario italiano“, allestita in onore dei 90 anni dell’istituto Luce (L’unione Cinematografica Educativa). “In Italia abbiamo un bellissimo museo del cinema a Torino, ma è un museo che parla del cinema di tutto il mondo, dai fratelli Lumière a oggi. Credo ci sia invece bisogno di un luogo attrattivo anche per i giovani, in cui si racconta la meravigliosa storia del cinema italiano. E un museo nazionale del cinema italiano non può che essere a Cinecittà, luogo dove il nostro cinema è nato. È un progetto su cui stiamo lavorando, costruendo il più possibile livelli di integrazione tra le diverse istituzioni. Le cose da fare sono tante e ci sono pochi, però ci impegniamo perché queste cose si facciano anche con quei pochi soldi”, questa è stata la dichiarazione del ministro durante la conferenza stampa. Il direttore generale della Rai non ha nascosto il suo entusiasmo per questo progetto, che a suo avviso dovrebbe essere promosso con forza; molti dei materiali che verranno esposti al museo saranno presi proprio dalle Teche Rai, oltre che dalla Cineteca Nazionale, e dall’istituto Luce. Nonostante i nobili propositi del progetto non sono mancate le polemiche, infatti la dichiarazione del presidente del Museo Nazionale del Cinema a Torino Ugo Nespolo è stata molto chiara e pungente: “Il ministro dovrebbe pensare a chiudere i musei che non funzionano, invece di aprirne di nuovi. E con i soldi che risparmia aiutare quelli che vanno bene”. {ads1} Per restare in tema di cinema italiano il 10 luglio ci sarà anche l’apertura del parco tematico “Cinecittà World” alle porte dell’Outlet Castel Romano, con montagne russe, stunt-show e diverse attrazioni tutte a tema Cinecittà. Le scenografie del parco sono state ideate da Dante Ferretti, vincitore di tre premi Oscar.Sarà la vittoria di Paolo Sorrentino agli Oscar o la grande storia che il cinema italiano si porta sulle spalle, ma sembra che ci sia la voglia di esaltare questo patrimonio italiano sotto molti punti di vista, stimolando il turismo culturale attraverso l’apertura dei luoghi d’interesse sopracitati.
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