News – “Linfa vitale” al Romaeuropa Festival

ROMA – Il tema della 29ma edizione del Romaeuropa Festival, in programma dal 24 settembre al 30 novembre 2014, è Linfa vitale. Nessun marchio, logo o titolo potrebbe rispondere altrettanto adeguatamente a un rimedio necessario allo stato di crisi che per certi versi mina la cultura di Roma, città capitale.

Efficace, multidisciplinare (danza, teatro, nuovo circo, musica e digital life), aperto a una pluralità di estetiche e linguaggi, questo festival diretto da Fabrizio Grifasi ha già reso noto con molto anticipo un programma ispirato e sorretto da un alto profilo internazionale, da un’intraprendenza nel contemporaneo, da un radicamento diffuso in 15 spazi di una metropoli. Alcuni numeri: 52 progetti artistici, 118 giorni di spettacolo, 20 prime italiane, 5 prime assolute.

Nella sezione teatrale c’è spiegabile attesa per Darling di ricci/forte che filtra l’Orestea e la malinconia di Edward Hopper, per Operetta Burlesca di Emma Dante che indaga col sentimento del corpo il mondo fervido e disincantato dell’omosessualità, per Gospodindel 36enne tedesco Philipp Löhle (parabola spietata sull’umanità) che Giorgio Barberio Corsetti mette in scena per Claudio Santamaria, per l’anarchica spagnola Angélica Liddell e il suo Tandy, per l’Hamlet di Andrea Baracco che fonde assieme anche la creatività e la poetica di Biancofango, Luca Brinchi e Roberta Zanardo, per l’attraversamento dell’Eneide che Anagoor converte in Virgilio brucia, per Zambitudinedi Daniele Timpano e Elvira Frosini, con in più il posizionamento fiorentino al teatro La Pergola dell’Ubu and the truth commission di William Kentridge […].

Il futuro tecnologico del Festival, Digital Life, dedica la sua quinta edizione alla musica e agli strumenti musicali d’artista con il titolo PLAY. Le installazioni sonore saranno dieci, anche interattive, negli spazi de La Pelanda: sequenze ritmiche, sculture sonore, altalene sonore, orchestra per gocce d’acqua, concerti per campane tibetane, speaker-amplificatori, carillon pilotato da una banca dati, un’arpa di luce, una Torre di Babele ipercontemporanea, strutture molecolari (fonte Repubblica).

 

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