Goleador Valencia spinge l’Ecuador
C’è un tempo per le rincorse e un tempo per le attese, così l’Ecuador si prepara a vivere l’ultima giornata del girone, aspettando il risultato della Svizzera di Ottmar Hitzfeld. In questo imprevedibile Mondiale brasiliano, ogni punto è determinante e gli errori possono costare veramente moltissimo.
La seconda giornata del girone E dei Mondiali in Brasile si conclude nell’Arena da Baixada di Curitiba con l’incontro tra Honduras ed Ecuador. Dopo la larghissima vittoria della Francia sulla Svizzera, le due squadre vogliono trovare il colpaccio per puntare ancora nel secondo posto del gironcino. I due team adottano un 4-4-2 speculare per difendersi nel migliore dei modi e ripartire in contropiede. Dopo un inizio molto lento e con pochissime azioni da rete, si sveglia la nazionale Bicolor che sfodera tutta la sua forza. La squadra definita da molti cronisti “cuscinetto”, si trasforma in un branco di leoni affamati, che vogliono non solo agguantare la loro preda, ma anche torturarla. Con il passare dei minuti il dominio diventa quasi assoluto ed arriva la sveglia per l’Ecuador. Il bomber honduregno, Carlo Costly, carica la sua gamba sinistra con la polvere da sparo, siglando con un vero e proprio missile il vantaggio per i suoi. Nel momento di maggior pressione dei biancazzurri, arriva per i sudamericani Enner Valencia, che salva la faccia e regala alla sua nazionale una speranza per gli ottavi. L’attaccante ecuadoregno non ha paura di nulla, si tuffa in area e con la punta del piede trova un tocco, che significa pareggio.
Nella ripresa cambiano completamente le logiche dell’incontro. I leoni inferociti e senza scrupoli, mutano ancora diventando di nuovo quella squadra “cuscinetto”, che vuole difendere il pareggio per poter un giorno raccontare, magari ai loro nipoti, l’impresa della nazionale centroamericana. Però a sconvolgere i piani dei biancazzurri c’è un certo Enner Valencia. Il centravanti dei sudamericani vola in alto, tocca il cielo con un dito, e scendendo esegue un perfetto colpo di testa, che fa esplodere letteralmente l’Arena da Baixada di Curitiba. L’Ecuador spinge ancora mettendo in mostra tutta la sua qualità, ma una volta l’arbitro per un presunto fuorigioco, un’altra per un colpo di testa clamorosamente fallito da Guagua, evitano la disfatta agli avversari.
E’ ancora tempo di calcoli per l’Honduras, che dopo due giornate di sbagli e inesperienza è ad un passo dall’eliminazione. Invece, per poter trovare una qualificazione ancora molto distante, gli ecuadoregni dovranno conquistare i tre punti contro la Francia (missione alquanto complicata) e sperare in un passo falso della Svizzera. Nel calcio gli errori si pagano: quella rete subita allo scadere, nella sfida di apertura del girone E contro gli elvetici, potrebbe assumere un valore fondamentale. Osservando la situazione, solo un vero e proprio suicidio dei biancorossi, potrebbe regalare gli ottavi di finale all’Ecuador.