Dylan Dog Vittima degli eventi, presto sul web

Per chi fosse rimasto deluso dal film Dylan Dog: Dead of Night, diretto da Kevin Munroe e interpretato da Brandon Routh, è arrivato il momento di fare il conto alla rovescia. Col finire dell’estate gli appassionati dell’indagatore dell’incubo potranno godere di una trasposizione filmica originale che sembra riservare grandi sorprese.

Si tratta di Dylan Dog Vittima degli eventi, un mediometraggio destinato alla fruizione online e punto di partenza di una vera e propria serie web. {ads1} Il nostro Old boy a fumetti, che in questi mesi sta vivendo un’evoluzione stilistica nella carta stampata, prenderà nuovamente sembianze umane grazie a quei giovani registi, sceneggiatori e attori che hanno fatto di Youtube la loro casa di distribuzione per originali progetti cinematografici. Si tratta di Claudio Di Biagio, uno degli autori della fortunata serie Freaks! (2011), e di Luca Vecchi, uno dei creatori dei pungenti e geniali The Pills. Da Roma a Napoli, i ragazzi romani si sono uniti ad un altro gruppo di coetanei: The Jackal, autori di altre opere come Lost in Google (2011) e The Parker (2013), che distribuiranno sul loro canale Dylan Dog Vittima degli eventi. La fiducia che i fan dell’indagatore di Tiziano Sclavi pongono sui giovani autori si basa su due presupposti. Prima di tutto Di Biagio e Vecchi sono loro stessi ammiratori di Dylan Dog, che definiscono «un autentico leitmotiv culturale Italiano», per cui alterare la personalità di un personaggio così ben definito nel carattere e nella sua attività, equivarrebbe a tradire le loro stesse aspettative. In secondo luogo, Dylan Dog Vittima degli eventi non ha produzione: come le altre serie italiane che hanno popolato Youtube, anche questa nuova avventura è scardinata dal mercato tanto elitario e spesso monotematico del cinema italiano, acquisendo in tal modo una libertà d’espressione importante. Dunque, è la passione l’unica benzina per questa versione di Dylan Dog, le cui riprese sono state sostenute proprio dai fan attraverso un crowfunding che ha raggiunto circa 15 mila euro. Il film si può, inoltre, considerare un’opera senza scopo di lucro, no profit, dal momento che sarà fruibile gratuitamente on line dagli stessi utenti che l’hanno finanziata. {ads1} Dai teaser fino ad ora pubblicati in rete si può dedurre sia l’alta qualità tecnica di un prodotto che ha ben poco da invidiare a film pensati per il grande schermo, sia la presenza di attori apparentemente fuori dai circuiti “così” underground. Oltre all’inedita interpretazione di Luca Vecchi nel ruolo di Groucho, si sono gentilmente prestati a questo prodotto Milena Vukotic nelle vesti della medium Madame Trelkovski e Alessandro Haber nei panni dell’immancabile ispettore Bloch, che ha dichiarato: «Questa produzione mi sembra una formula interessante, anche per dare una possibilità a questi giovani che si affacciano al mondo di un cinema fatto con due liree solo con entusiasmo. Ad un artista di una certa età, come me, dà molta energia. Qualsiasi cosa che possa sostenere economicamente e nell’animo questi giovani va benissimo». Valerio Di Benedetto, attore in film come Spaghetti story (2013) di Ciro De Caro e in fiction come Romanzo Criminale 2 (2010), interpreta Dylan Dog accanto a colleghi e a un cast tecnico altrettanto giovani, ma già in qualche modo professionisti. {ads1} Della trama non è trapelato nulla, se non che riguarda una vera leggenda di Roma e affronta tematiche vicine all’introspezione psicologica e all’atmosfera del film Dellamorte Dellamore (1994) sempre firmato da Tiziano Sclavi. La scelta della capitale non è motivata solo da un fatto economico, ma anche artistico: «Ovviamente ambientarlo a Londra sarebbe stato produttivamente più impegnativo e costoso. Di sicuro non avremmo deciso di realizzarlo con soli 30.000 euro. Abbiamo inoltre pensato che qui in Italia ci sono fior fior di leggende nostrane da poter contrapporre all’indagatore dell’incubo. Abbiamo cercato di far interagire Dylan con il nostro background culturale, e strizzando l’occhio al gotico italiano di Aldo Lado, Pupi Avati, Dario Argento e molteplici altri registi degli anni ’70; abbiamo pensato che fosse possibile ricreare quelle atmosfere fumose e grottesche anche qui da noi. Basta scegliere gli scorci giusti», hanno spiegato gli autori. Tra pochi mesi basterà solo connettersi.

 

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