Roi Benzema salva la Francia
La striscia negativa della Francia nelle competizioni che contano potrebbe continuare, ma questa volta c’è il Re di Lione, Kerim Benzema. Il giocatore del Real Madrid espugna, senza la collaborazione dei compagni di squadra, lo stadio Beira-Rio di Porto Alegre e porta la sua nazionale al trionfo.
Polemiche, critiche e ricorsi storici non troppo positivi, così la Francia di Didier Deschamps inizia il Mondiale in Brasile. Prima della gara di apertura contro l’Honduras, scontri dialettici durissimi tra il medico della nazionale francese, che critica duramente lo staff del Bayern Monaco, per non aver curato adeguatamente la schiena di Frank Ribery. Non bastano solo queste chiacchiere da bar ad agitare l’ambiente, ma anche qualche ricordo del passato. I bleu dopo aver conquistato il Mondiale nel 1998, non sono più riusciti a segnare nella sfida d’esordio collezionando due pareggi, e una sconfitta contro il Senegal nel 2006.
Deschamps non ha dubbi, non vuole solo vincere questa gara, ma anche convincere e lo fa utilizzando un 4-3-3 molto spregiudicato dando a Karim Benzema le chiavi di tutto l’attacco. Invece, l’Honduras teme gli avversari e scende in campo con un abbottonato 4-4-2, che in fase difensiva si chiude ancor di più con gli esterni di centrocampo. Inizio lento e molto equilibrato da parte delle due squadre, che in alcune circostanze sembrano svogliate. All’improvviso, come nel migliore dei film, i francesi accendono il motore con un paio di traverse, che fanno letteralmente tremare tutti i tifosi honduregni presenti allo stadio Beira-Rio di Porto Alegre. Quando ormai la stanchezza per le pochissime azioni pericolose create dai due team si fa sentire, arriva la svolta. Il centrocampista dell’Honduras Palacios, si suicida, dando una spinta vistosissima in area al centrocampista della Juventus Paul Pogba. L’arbitro non può far altro che concedere il rigore e mostrare il secondo cartellino giallo all’honduregno. Dal dischetto Benzema non sbaglia, portando la sua nazionale in vantaggio.
Nella ripresa la Francia raddoppia con un’autorete a dir poco incerta e molto contestata, dove è presente ancora una volta l’impronta di Benzema. Il nuovo strumento per evitare i gol fantasma non funziona assolutamente, poiché dopo vari replay da tutte le angolazioni possibili, sembra che la sfera non sia entrata del tutto, e quindi la rete non era da convalidare. L’incertezza dell’arbitro fa arrabbiare il pubblico presente, che reagisce con una pioggia di fischi ed insulti. Anche l’Honduras non ci sta e si trasforma in tori inferociti nella corrida spagnola, ma l’obiettivo non è conquistare il pallone, ma demolire le gambe degli avversari. Ne sa qualcosa Valbuena che è colpito continuamente dal mastino Garrido. La Grande voglia di trovare almeno il gol della bandiera da parte del team centramericano non porta a nulla, anzi, poco dopo Benzema schiaccia sull’acceleratore e sigla il 3-0 che chiude definitivamente l’incontro.
Finalmente la Francia, dopo ben sedici anni, torna alla vittoria nella prima sfida del Mondiale, grazie ad un trascinatore assoluto e il suo nome è Karim Benzema. Il centravanti corre, lotta, si esalta e sopratutto salva la sua nazionale da un pareggio, che poteva trasformarsi in una vera e propria figuraccia. Ora lo sguardo è rivolto verso il futuro, dove c’è la Svizzera, che proverà a fare lo sgambetto per potersi classificare nella prima posizione del girone.