News – “The Congress” l’ultimo film di Ari Folman

ROMA – ARI Folman si racconta dalla casa sulla spiaggia a pochi chilometri da Tel Aviv. La figlia minore, sette anni, irrompe nella telefonata e lui dolcemente la dirotta.

Il regista israeliano, 51 anni, parla di The Congress, ibrido tra film classico e cartone animato (in sala giovedì) come del figlio ribelle e perciò più amato, anche rispetto al precedente e riuscito Valzer con Bashir (diario di un soldato durante l’invasione del Libano e il massacro di Sabra e Chatila) già candidato all’Oscar per l’animazione.

La sua è una rilettura personale e contemporanea di Il congresso di futurologia di Stanislaw Lem. La protagonista è un’attrice che vende l’immagine a una major che poi la trasforma in una formula chimica, una pillola che il pubblico manda giù.
«Il romanzo mi ha folgorato a sedici anni, e ancora ai tempi della scuola di cinema. Quando ho aperto la mente all’animazione, ho capito che questa tecnica mi consentiva di restituirne il mondo onirico, allucinato, selvaggio. Il mio universo rende omaggio al tratto anni Trenta dei fratelli Fleischer, come al Yellow Submarine di George Dunning» […].

Anche Where is Anna Frank? sarà un film animato.
«Sì. Una nuova tecnica, contaminazione tra l’animazione classica dei personaggi e lo sfondo creato con la stop motion. Giriamo le scene con attori, poi rimpiazzati dalle versioni animate» (fonte Repubblica). 

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