Un tea con Paul Ritch

Domenica pomeriggio, magari non sapete che fare, chi va a fare shopping per Natale, chi si riprende dal pranzo con i parenti, chi va in centro…. Ce n’è per tutti i gusti, anche un tea con gli amici, perché no, ma se aggiungessimo un club raffinato e una line-up di tutto rispetto, musica no-stop per 10 ore di seguito più un ricco buffet…allora la domenica è Goa After Tea Party.

L’After Tea Party è ormai un evento più che conosciuto per i fan della musica techno ed elettronica a Roma e anche questa volta il Goa, storica location della “club life” romana, lo ha organizzato in grande stile; alle cinque del pomeriggio tutti in fila, si entra e inizia il tea del pomeriggio, torte e biscotti sono serviti, mentre il primo dj inizia a scaldare la pista: PVS, dj romano emergente crea l’atmosfera giusta, preludio al resident del locale.

Alle 20:10 infatti, il padrone di casa Giancarlino appesantisce il sound con una delle sue ormai più che note selezioni musicali, la techno deep che ormai contraddistingue il Goa. Alle 22:10 Giancarlino si fa da parte e lascia la consolle a Giorgio Gigli, dj producer anche lui di Roma, discretamente influenzato dalle sonorità anni ’90, periodo in cui l’artista si approccia al mondo della musica elettronica. Il sound cresce maggiormente, le linee di basso di Gigli sono cariche, potenti e ben definite, il ritmo aumenta e il pubblico apprezza, e molto. I due stacchi finali dell’esibizione del dj capitolino scatenano l’inferno, e per Donato Dozzy la strada è già in discesa; definito come uno dei migliori dj di techno ed house ipnotica a livello nazionale e non solo, Donato Dozzy è un dj di grande esperienza e nel suo set propone attacchi tra una traccia e l’altra brutali ma ottimamente ponderati, con una grande carica esplosiva.

Ma all’ 1:00 arriva il momento; Paul Ritch, headliner della serata, entra in scena e fa capire subito il perché il suo nome scateni sempre tanta attesa. Il producer francese mette su un live di altissimo livello, sonorità definite, la potenza e l’atmosfera espressa dalla sua musica è da grande festival, palcoscenici a cui Paul RItch è ben abituato. D’altronde Ritch non è un dj ordinario, non mixa dischi come i colleghi che lo hanno preceduto, anzi, dispone nella sua strumentazione anche di una drum machine analogica. Paul Ritch è maestro nell’utilizzarla, e le sue sonorità techno ne traggono grande vantaggio; il suono della sua Roland risuona per tutto il Goa e il risultato è esaltante: come al solito Paul Ritch non delude. Alla chiusura ci pensa dj Red, la compagna di Giancarlino (a sottolineare l’ambiente familiare per il dj resident del club), degno finale di un evento che ha fornito ottimi spunti musicali, oltre all’ottima qualità del “prodotto” che come sempre il Goa offre.

 

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