C’era una volta San Lorenzo
San Lorenzo nasce come quartiere operaio dopo l’Unità d’Italia ed ai conseguenti rinnovamenti urbanistici che interessarono Roma negli ultimi anni dell’800.
Il quartiere rosso per eccellenza (insieme al Testaccio), unico a tentare di fermare la Marcia su Roma, negli ultimi decenni ha visto modificare la propria fisionomia ed il proprio stile di vita. Data la sua vicinanza alla Città universitaria de La Sapienza, molti dei vecchi abitanti della zona hanno gradualmente abbandonato le proprie abitazioni e lasciato posto agli studenti fuori sede.
San Lorenzo, così, si trasforma in un vero e proprio quartiere universitario, culturalmente vivace, ricco di locali ed estremamente attivo nelle ore notturne.
Peccato che ultimamente il suo fascino stia diminuendo e che sia spesso presente nelle prima pagine di cronaca locale a causa dei sempre più frequenti episodi di decadimento.
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Si va da problematiche di ordine pubblico, dettate dall’esasperazione dei residenti stanchi di convivere con i rumori e gli episodi di regressione che si verificato durante la notte e che hanno portato alla chiusura di molti locali, fino ad episodi di micro criminalità che culminano in atti di grave violenza. L’ultimo di questi risale alla sera del 7 Giugno scorso: sono le 20.00 circa, quando un ragazzo di 25 anni, probabilmente a causa di una lite, viene accoltellato alla gola e trasportato all’ospedale San Giovanni, ricoverato in prognosi riservata.
È come se lentamente il quartiere avesse iniziato ad avere due facce. Di giorno luogo accogliente, il mercato, la scuola, l’università e al calar del sole tempio dello spaccio e del degrado.
I primi a denunciare la decadenza a San Lorenzo sono stati e sono i commercianti che parlano di un quartiere imperversato da “Spaccio, micro furti, dall’arroganza di chi delinque a cielo aperto e in mezzo alla strada, dall’illegalità di massa che consente a chiunque abbia una bottega commerciale di smerciare alcool e cibo illegalmente, dall’assenza dell’Ama nel quartiere, dalla scarsa illuminazione e da una Ztl anomala e penalizzante.”
Vero è che chi frequenta San Lorenzo da più anni non può non rendersi conto del cambiamento, di come non sia difficile imbattersi in situazioni anche poco gradevoli, soggetti a furti o coinvolti in risse improvvise.
La richiesta dei residenti, ma anche dei giovani che vivono e frequentano San Lorenzo, è che il quartiere torni ad essere quello di qualche tempo fa. Luogo di ritrovo, di scambio e culturalmente animato. Ma non bastano solo le intenzioni della gente, qui la necessità è che si intervenga con le azioni e non più con le promesse.