L’esercito dei dipendenti comunali in sciopero

Non sono bastate le rassicurazioni del primo cittadino Ignazio Marino sull’intoccabilità degli stipendi dei dipendenti comunali a fermare la protesta che ha paralizzato la città nella giornata di ieri venerdì 6 giugno. Vigili urbani, assistenti sociali, amministrativi dei vari uffici comunali, educatrici…

Un esercito (a detta degli organizzatori) di oltre 10.000 persone su 24.000 addetti totali, pronto a rivendicare la dignità di un salario già provato dalle continue manovre governative di contrazione delle spese, e ora a rischio mazzata con un ipotetico taglio di 200 euro nelle prossime buste paga.
Si son riuniti in Piazza della Bocca della Verità gli scontenti dell’amministrazione, pronti a marciare verso Piazza del Campidoglio facendosi scudo dello striscione “Game over, insert coin to continue”. Numerosi altri sono stati esposti lungo il percorso, arrivando al lancio di fumogeni dal tetto del Campidoglio stesso. Espressioni del disagio di chi vorrebbe sedersi ad un tavolo ed aprire una trattativa in cui far confluire anche gli alti stipendi dell’entourage “marinese”, ristabilendo le priorità di questo nuovo ciclo di “spending review” all’ombra del Colosseo. 

 

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Caustico il commento del sindaco ciclista: «I sindacati non fanno l’interesse dei lavoratori che è invece essere sereni, avere un salario che io ho difeso con le unghie e con i denti ed avere un nuovo contratto». Concetto ribadito anche attraverso il sito istituzionale del comune di Roma, dove il primo cittadino ha pubblicato una lettera aperta ai dipendenti capitolini: “Non vogliamo toccare lo stipendio né le ore di lavoro. Ma la macchina amministrativa va riorganizzata, per migliorare la qualità del lavoro e dei servizi. Questa è la proposta che abbiamo fatto ai rappresentanti sindacali: penso sia ragionevole per tutti”. 

Forti rallentamenti si sono registrati lungo tutte le arterie principali: Tiburtina, Prenestina, Casilina, Tuscolana, Appia, Laurentina…traffico paralizzato e numerosi disagi per chi doveva raggiungere il centro città, complice anche l’assenza per sciopero di numerosi presidi della Polizia Municipale a controllo dei flussi in entrata.

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