Juventus, tornano Conte…e conti
Da capro espiatorio ad eroe. La metamorfosi di Antonio Conte, iniziata quattro mesi fa, si è conclusa ieri con il suo rientro in panchina, tra le ovazioni dei tifosi juventini presenti al Barbera di Palermo. Il tecnico dei bianconeri è stato, allo stato attuale delle cose, l’unico a pagare realmente per la
vicenda del calcio scommesse, senza, tra l’altro, che sia stata fatta reale chiarezza sulla sua posizione. Anche perché, ad esempio, viene difficile spiegarsi come sia possibile che Conte sia stato squalificato per quattro mesi e il Siena, panchina su cui sedeva al momento dei reati contestati, penalizzato di sei punti, mentre nessuno dei giocatori in forza ai toscani in quel periodo ha subito procedimenti legali. Ma ormai il modus operandi di Palazzi è chiaro a tutti: indagini confuse, sconclusionate e pregiudizievoli, degne del peggior Azzeccagarbugli di manzoniana memoria. Fatto stà che ora Conte può lasciarsi alle spalle tutta questa vicenda, e ricominciare a fare ciò che gli riesce meglio, l’allenatore.
E il ritorno di Conte sulla panchina ha avuto subito i suoi effetti: la Juventus ieri è tornata ad essere la squadra famelica dello scorso anno, ma non tanto per il risultato, quanto piuttosto per il furore agonistico e l’ardore messo in campo. Perché se è vero comunque che i risultati dei bianconeri in questa stagione sono stati ottimi (primo posto in campionato e qualificazione da prima del girone in Champions), è altrettanto vero che le prestazioni in campo erano state sempre ben lontane da quelle offerte nella scorsa stagione. Ora le rivali sono avvertite: Conte è tornato, e con lui la sua Juventus. E nel posticipo serale è andato in scena proprio lo scontro diretto tra le due principali antagoniste dei bianconeri: a San Siro si sono affrontate Inter e Napoli, con i nerazzurri ad uscire vittoriosi dalla battaglia. Una vittoria che permette agli uomini di Stramaccioni di scavalcare i partenopei al secondo posto, a quattro lunghezze dalla capolista.
Grande prestazione anche del Milan che, a Torino contro i granata ottiene una fondamentale vittoria per la sua rincorsa all’Europa. Il 4-2 finale lascia cadere ogni perplessità sulla vittoria dei rossoneri, che dovranno però far fronte al grave infortunio che ha colpito De Jong: tendine ko e stagione probabilmente finita per il mediano olandese. Il Catania vince a Siena 3-1, e continua a rimanere a ridosso della zona Europa in classifica, mentre i toscani si trovano ora all’ultimo posto in solitaria. Otto partite, sette sconfitte e una vittoria: con questo a dir poco deficitario ruolino di marcia, Del Neri lascerà con tutta probabilità la panchina del Genoa, fatale l’ultima sconfitta subita in casa del Pescara di Bergodi, che invece ottiene la sua prima vittoria sulla panchina degli abruzzesi. Buon momento per il Chievo, che espugna Cagliari con un secco 2-0. In serata prima Sampdoria-Udinese e poi Bologna-Lazio chiuderanno il programma della sedicesima giornata.