Continuano gli addii della ginnastica artistica
L’anno sta per finire, eppure i saluti nel mondo della ginnastica artistica continuano a esserci. E’ come se fosse un domino: inizia uno e si porta dietro gli altri. La settimana scorsa è toccato a Matteo Angioletti. A distanza di una settimana se ne aggiungono altri due: uno in casa
tedesca e uno in casa Romena.
Per quanto riguarda il primo si parla di un maschio, Philipp Boy, uno dei belli di Londra 2012, che ha annunciato il ritiro pochi giorni fa al termine della Coppa del Mondo di Stoccarda. Il suo ritiro non è stato poi così inaspettato. Il 2012 non è stato un anno brillante per l’atleta. Ha avuto a che fare con più di un infortunio: osso del collo, un problema al polso e stiramento alla schiena. Nonostante questi problemi, ha affrontato lo stesso le Olimpiadi di Londra anche se non è riuscito a qualificarsi individualmente cadendo subito dal volteggio e compromettendo la sua gara. Inoltre, nella gara a squadre, è caduto dalla sbarra, ammettendo forse di aver alzato un po’ troppo il gomito.
Sono due le motivazioni che lo hanno spinto ad abbandonare la ginnastica: la salute, appunto, e una carriera futura che non vedeva più, legato molto alla condizione economica. Inoltre, in seguito a una brutta caduta del 2011 a Stoccarda dalla sbarra, lo stesso Philipp ha dovuto combattere con la paura di cadere di nuovo e con dei blocchi mentali che lo hanno portato ad avere prestazioni sempre minori. Questo è, purtroppo, un problema che accomuna molti ginnasti. Quando cadi e ti rialzi il trucco è risalire subito sull’attrezzo ma la paura può giocare brutti scherzi e bloccarsi davanti a un esercizio o a un elemento ti compromette gli allenamenti e le prestazioni in gara. Il suo ritiro ha creato un vuoto molto grande nella squadra tedesca e il coach Hirsch si è dispiaciuto per la sua scelta, considerata da lui un po’ troppo precoce.
Il secondo riguarda invece Diana Maria Chelaru, ex campionessa della squadra femminile della Romania, vincitrice di più medaglie tra Europei e Coppe del Mondo e protagonista anche a Londra alle Olimpiadi, vincendo un oro con la squadra. “La ginnastica era tutto per me. Ci ho messo il cuore e ho provato a dare il meglio di me. L’argento sembra fatto apposta per me, l’ho vinto sia ai mondiali che agli europei, era la mia medaglia. Non sono dispiaciuta per non aver vinto l’oro, l’argento era come oro per me. Sono contenta di quello che ho ottenuto. Non voglio stare lontana dalla ginnastica, andrò comunque in palestra. Sono una persona attiva, aiuterò le piccole ginnaste, mi piacerebbe diventare allenatrice”. Anche il voler continuare comunque con il mondo della ginnastica è un elemento in comune a molti atleti. Allora noi salutiamo anche loro, augurandogli un in bocca al lupo per tutto!
6 Dicembre 2012