Teatro: Niente suocere tra i piedi
Felice e Letizia (Simone Giulietti e Flaminia Grippaudo) sono due novelli sposi che non sembrano avere Cupido dalla loro parte: reduci da uno sventurato viaggio di nozze in cui il frutto della passione è rimasto illibato, cercano nel loro primo mese di vita coniugale di aggiungere quel pizzico di pepe necessario al rapporto, combattendo le reciproche timidezze e inibizioni.
Felice si considera già un esperto, avendo avuto altre ragazze in precedenza, ma si dichiara pronto a traghettare la casta Letizia verso incontaminati oceani di piacere. Lei, dal canto suo, continua a vacillare tra la passione e il gioco, seppur ansiosa di conquistarsi l’agognato titolo di “vaccinata”.
Ad intromettersi tra i due piccioncini è la suocera (di lui) Brigida (Rosanna Bonanno), donna di altri tempi e vedute, che per un banale fraintendimento si ritrova in obbligo morale di controllare la vita privata di sua figlia dall’interno delle quattro mura domestiche. Passano i giorni e la convivenza si fa sempre più insostenibile tra la donna e i giovani amanti, quand’ecco il colpo di genio che può risolvere ogni problema: far incontrare il non più giovane zio Gedeone (Giuseppe Pagliarosi), scapolo per scelta, con Brigida. Soltanto lui potrà riaccendere la passione della donna, distogliendone le attenzioni.
Il piano sembra funzionare, ma il problema del debutto passionale tra Felice e Letizia rimane insormontabile. Neanche il portiere del palazzo (Leo Mazzotti), improvvisatosi psicologo per l’occasione, sembra riuscire a risolverlo. O forse sì…
La commedia “Niente suocere tra i piedi”, diretta da Emilia Miscio su testo di Salvatore Sottile, dipinge a pennellate leggere e in maniera piuttosto scanzonata le dinamiche che intervengono tra i neosposi e le rispettive famiglie di appartenenza. Un copione di immediata lettura, i cui colpi di scena facilmente intuibili non privano il pubblico del gusto di arrivare a conclusione. Una recitazione che non avanza pretese di eccellenza, essendo la variegata compagnia teatrale “Sogni di Scena” una compagnia a caratterizzazione amatoriale (per loro stessa definizione). Una rappresentazione che riesce però, complice un’ottima scenografia e un contesto estremamente informale quale quello del teatro San Genesio nel quartiere Prati di Roma, a strappare più di qualche sorriso al pubblico presente.